MAGLIANO IN TOSCANA – «Non è mia abitudine intervenire sulle dichiarazioni di altri, ma questa volta la cosa lo richiede. Attenzione, la pubblica amministrazione non è una ditta privata: uno dei propri soldi può fare ciò che vuole, ma non può utilizzare la struttura comunale per gestirli». A dichiararlo è Giancarlo Tei, candidato sindaco a Magliano.
«I progetti, se li finanzia il Comune, debbono seguire le procedure amministrative; diversamente, se li finanzia il privato, uno fa ciò che vuole – prosegue il candidato sindaco Tei -. L’indennità di amministratore pubblico sostanzialmente non può essere rifiutata e una volta riscossa uno ne fa ciò che vuole, ma se non la riscuote, quei soldi non escono dalla sfera gestionale della cosa pubblica. I mini o maxi referendum uno se li paga».
«L’indennità è prevista perché il sindaco lo possa fare anche uno studente, un disoccupato, un operaio, una casalinga e non solo un “riccone”. Le associazioni debbono poter contare sul sostegno del Comune (noi lo faremo) e non dal mecenate di passaggio. Solo così si garantisce un futuro indipendentemente dal 730 del sindaco. Ecco a cosa servirebbe un dibattito pubblico. Ma è meglio spararle grosse senza che nessuno ti dica niente».