GROSSETO – «Mai quanto adesso è importante essere uniti, fare sindacato, perché dal quadro che è emerso dal congresso nazionale che si è svolto oggi emerge che il Governo nazionale non ha recepito le nostre richieste» questo il commento di Giulia Cardini, presidente provinciale Faib Confesercenti, oggi presente a Roma al congresso nazionale dei benzinai.
«Dobbiamo continuare a portare avanti le nostre proposte nel tavolo di trattativa, per tutelare una categoria di gestioni di punti di vendita di carburanti nel territorio che risulta non adeguatamente tutelata».
A Roma si è discusso dei nuovi accordi industriali con le diverse compagnie petrolifere, la vertenza Autostrada e i prossimi bandi di affidamento dei punti di erogazione carburante. «La discussione si è incentrata inoltre nel ruolo del sindacato di categoria secondo le problematiche attuali dei gestori, che spesso si trovano tacciati di atteggiamenti speculativi, pur essendo in realtà l’anello debole della catena di distribuzione dei carburanti. Ancor più da contrastare quando tale illazione arriva da esponenti del Governo nazionale» prosegue Confesercenti.
«Durante il congresso si è parlato anche del decreto ministeriale, già oggetto di contestazioni, che prevede l’aggiornamento giornaliero, ad esclusione solo dei casi di sospensione dell’attività di vendita e nell’ipotesi del malfunzionamento tecnico del sistema telematico presso gli uffici ministeriali».
«La norma sembra ignorare, nonostante le numerose segnalazioni, le difficoltà di tipo tecnico e soprattutto l’estrema eterogeneità degli impianti, che vanno dalle grandi stazioni di rifornimento ai piccoli chioschi da marciapiede – prosegue Cardini -, e sui quali sarà ancor più complessa l’esposizione del nuovo ennesimo cartellone, considerato che tali strutture devono rispettare le condizioni di sicurezza e l’obbligo impartito dai proprietari di non modificare lo stato dei luoghi e che in alcuni impianti sarà persino problematico individuare l’esercente, considerato che gli stessi sono spesso presidiati abusivamente o mediante contratti irrispettosi delle norme di legge».
Per Faib, Federazione italiana benzinai, tale pubblicazione è da considerarsi «un inutile doppione, un paradosso demagogico i cui costi organizzativi vengono scaricati, come al solito, sull’ultimo anello della filiera. A questo ulteriore onere operativo, che è un inganno ai danni dei consumatori, i gestori potrebbero reagire, nel rispetto della legge, escludendo il servizio self nell’orario di chiusura degli impianti, oltre che nelle giornate domenicali e festive. Il “decreto trasparenza”, fortemente voluto dal Governo Meloni, contro il parere dell’Antitrust, delle associazioni dei consumatori più serie ed avvedute, di tutta la filiera dell’energia e delle sue associazioni professionali, degli esperti e dei media specializzati, potrebbe trasformarsi pertanto in “decreto taglia servizi”, a discapito dei cittadini automobilisti».