SCARLINO – «Se veramente si vuole fare qualcosa per salvare i posti di lavoro dei circa 240 lavoratori e non fermare la produzione dello stabilimento della Venator di Scarlino, la Regione Toscana si dia una mossa e metta mano alle autorizzazioni allo stoccaggio temporaneo dei gessi rossi, come prevedono i progetti allo studio». A dichiararlo in una nota è il deputato e componente della Commissione ambiente della Camera dei deputati e coordinatore regionale Fratelli d’Italia-Toscana Fabrizio Rossi.
«La scorsa settimana, – commenta il deputato di FdI – i vertici di Venator hanno avuto un incontro in Regione con gli assessori Marras e Monni. In quell’occasione l’azienda ha confermato di voler continuare ad investire sul sito di Scarlino, nonostante tutte le problematiche autorizzative e la crisi congiunturale del settore».
«I progetti che dovranno essere approvati per garantire il futuro produttivo del sito di Scarlino saranno principalmente tre – spiega Rossi – e riguardano lo stoccaggio temporaneo sui primi dieci ettari del terreno comunale; una discarica permanentemente sui secondi dieci ettari, sempre ricadenti nel terreno scarlinese, e infine la discarica permanentemente della Vallina».
«I primi due progetti elencati, entrambi sorgeranno in una area comunale di Scarlino e copriranno una zona di circa 20 ettari, così da servire come “soluzione ponte”, in attesa dell’arrivo delle autorizzazioni sulla Cava della Vallina di proprietà Venator. Purtroppo, come denunciano i lavoratori e le Rsu, purtroppo la situazione attuale non è delle più rosee a causa dell’esaurimento degli spazi per lo stoccaggio dei Gessi, con la seria minaccia di un fermo della già dal prossimo mese di giugno. Fermata, che stando agli addetti ai lavori potrebbe durare circa tre mesi, ammesso che le autorizzazioni attese da parte della Regione arrivino entro fine di maggio, altrimenti sarà ancora più lungo il fermo. Infatti, sembrerebbe che dal momento in cui arriveranno le autorizzazioni la produzione non potrà non ripartire prima di tre mesi, in quanto per preparare tutto il sito di stoccaggio, con acquisto dei materiali e lavori, questo è il tempo stimato per poter poi essere pronto».
«Quindi è ora che la Regione Toscana si dia veramente una mossa – conclude il deputato di Fratelli d’Italia – e si attivi urgentemente nel concedere le autorizzazioni temporanee ricadenti sul territorio comunale di Scarlino, anche se purtroppo come siamo arrivati al momento attuale, la Cassa integrazione straordinaria a zero ore sembra ormai inevitabile. Noi come Fratelli d’Italia, siamo come sempre vicini ai lavoratori e alle loro famiglie, e vigileremo, facendo se necessario le dovute pressioni, affinché la Regione si attivi al più presto».