CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «L’amministrazione ha votato una delibera che modifica il regolamento comunale rendendo sempre più difficile, per i consiglieri, avere accesso agli atti. Un vero e proprio bavaglio» affermano i consiglieri comunali di opposizione Ianetta Giannotti, Aldo Iavarone, Alfredo Cesario, Edoardo Mazzini.
«Aldilà delle motivazioni che porta l’amministrazione (in buona sostanza l’accesso sarebbe una perdita di tempo per gli uffici) il difficile linguaggio della delibera nasconde la realtà che sarà sempre più complicato accedere e quindi scrutinare gli atti e, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, fare partecipi i cittadini del modo di lavorare dell’amministrazione».
«Se gli Uffici comunali sono intasati di lavoro non è certo per le richieste di accesso agli atti! Magari altre cose come le ormai famigerate frecce tricolori o il blasonatissimo centenario di Italo Calvino, eventi trasformati regolarmente in tripudi autocelebrativi del Sindaco (a spese, e che spese, per il contribuente, per giunta con ritorni vaghi e fumosi…) hanno avuto un impatto ben maggiore in termini di utilizzo del tempo degli uffici di quello che, garantendo ai consiglieri piena trasparenza, rende reale l’esercizio della vera democrazia. In sintesi, per l’opposizione, la strada si fa ancora più in salita».
«Mai nessun sindaco aveva precedentemente modificato tale regolamento nel rispetto delle opposizioni ma sono bastati pochi accessi e richieste di documenti (5 accessi in 18 mesi) per arrivare a questo risultato. E questa modifica non si fa fatica a valutarla a fronte di un indice di maturità politica, che sembrerebbe davvero basso. E sicuramente di paura del confronto. A tacere della mancanza di rispetto nei confronti dei 2000 cittadini che noi rappresentiamo. A nostro avviso questo tipo di modifica – che riguarda l’ambito di esercizio del ruolo di consigliere comunale – deve essere negoziato con un atteggiamento di apertura e portata al voto cercando l’unanimità ed il consenso di tutti i consiglieri» prosegue la nota.
«Già l’amministrazione, nonostante il nostro atteggiamento di dialogo costruttivo fa’ orecchie da mercante ed ignora sistematicamente le nostre proposte ed i nostri contributi. Il garante della persona disabile dov’è? La nostra proposta di risparmiare su alcuni eventi per mantenere l’illuminazione notturna nelle frazioni dov’è’, e potremmo andare avanti ancora assai. Questa delibera ci rende significativamente più difficile l’azione di opposizione mettendo paletti e ostacoli al nostro “volerci vedere chiaro”».
«Abbiamo manifestato il nostro dissenso in modo forte e deciso votando contro la delibera e lasciando il consiglio comunale pieni di sdegno per questa scelta.
Nello spirito di collaborazione – ripetiamo – sarebbe stato sufficiente un incontro dei capigruppo per trovare nuove modalità di accesso agli atti comunali perché mai abbiamo avuto un atteggiamento ostativo nei confronti degli uffici rispettando il loro impegno, la loro professionalità ed il loro lavoro».
«Abbiamo quindi deciso come atto ulteriore di protesta di ritirare le nostre rappresentanze nelle commissioni consiliari, che di fatto servono a ben poco e dove la voce dell’opposizione, se possibile, conta ancora meno che in consiglio. Abbiamo quindi chiesto l’istituzione di una commissione di vigilanza garanzia e controllo e valuteremo ogni forma di ulteriori azioni per far ritirare questa delibera che riteniamo al limite del vergognoso e meritevole di censura. Un giorno triste per la democrazia di Castiglione della Pescaia».