ORBETELLO – «La scelta di mettere i cassonetti lungo le mura ciclopiche è stata fatta fuori dal progetto ufficiale, secondo il quale i cassonetti sarebbero dovuti essere sulla strada sopra, via Mura di Levante».
A dirlo il gruppo consiliare Alternativa Orbetello in una nota.
«L’attuale posizione rende rischioso buttare la spazzatura per molti anziani, come è stato più volte segnalato, oltre che contravvenire al Codice della Strada essendo posti nel bel mezzo di un percorso pedonale con tanto di segnaletica verticale. E per stare dove sono, inoltre, si presume sia necessario richiedere l’autorizzazione della Sopraintendenza di Siena, avendoli messi davanti a mura di interesse storico archeologico, che ora sono alla mercé di spazzatura, abbandoni selvaggi e anche dei ratti, oltre che sottratti alla dovuta fruizione turistica e non».
«Stessa situazione di rileva anche dalla parte delle Mura di Pontente, dove il nuovo progetto prevede dei cassonetti interrati di cui non c’è ancora traccia, ma il cui costo si presume già incide sul calcolo della tariffa Tari a carico dei cittadini».
«Inaccettabile poi, e chiaro esempio del modo di governare di questa Giunta, è che ne siano stati spostati alcuni velocemente per non inficiare l’opera installata li vicino e che si siano invece ignorate fin’ora le legittime lamentele dei cittadini, soprattutto di quelli appartenenti alle fasce deboli. La giustificazione che nella posizione prevista dal progetto, lo svuotamento tramite camion potesse essere ostacolo al passaggio di un’ambulanza, dopo l’installazione dell’opera, non è più evidentemente rilevante e in altro modo risolvibile. Deve esserci quindi qualche altra considerazione fatta dagli Assessori nella fase di posizionamento che ad oggi si ignora. Immagino, tra l’altro, che torneranno al posto sbagliato una volta tolta l’istallazione».
«È una situazione che la minoranza ha già portato all’attenzione delle sedi preposte. Speriamo almeno così si riesca a trovare una soluzione che tuteli le fasce deboli. Fino anche a togliere le barriere architettoniche, come dice chiaramente la normativa che prevede anche sanzioni penali al riguardo, posizionando gli appositi cassonetti riservati ai disabili. Il dato che emerge, dai cassonetti come da tante altre questioni, è che l’attuale Amministrazione non ha tra le proprie priorità la tutela delle fasce deboli. Qui non si tratta solo di un assessorato ai rifiuti che sbaglia, ma anche di un assessorato al sociale che manca, e che dovrebbe essere invece il primo step di tutela e controllo prima della fase attuativa delle scelte fatte dalla Giunta».