GROSSETO – Si sono svolte al Teatro degli Industri le premiazioni del festival “Non ci resta che ridere!” 2022/23 (XIII edizione) rassegna diretta da Giacomo Moscato
• Miglior Spettacolo: “Taxi a due piazze” a cura della Compagnia “La Barcaccia” di Grosseto.
• Miglior regia: Eduardo Vozzi per lo spettacolo “Taxi a due piazze” a cura della Compagnia “La Barcaccia” di Grosseto.
• Miglior attore protagonista: Cesare Nigrelli per lo spettacolo “Taxi a due piazze” a cura della Compagnia “La Barcaccia” di Grosseto.
• Migliore attrice protagonista: Virginia Corongiu per lo spettacolo “Il morto sta bene in salute” a cura della Compagnia “Il Teatraccio DLF” di Grosseto.
• Miglior attore caratterista: Riccardo Pieri per lo spettacolo “Taxi a due piazze” a cura della Compagnia “La Barcaccia” di Grosseto.
• Migliore attrice caratterista: Cristina Mazzi per lo spettacolo “Taxi a due piazze” a cura della Compagnia “La Barcaccia” di Grosseto.
• Miglior attore/attrice under 40, Premio Speciale “Gianluca Guelfi”: Giacomo Mantiglioni per lo spettacolo “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” a cura della Compagnia “I Teatranti di Fabio Cicaloni” di Grosseto
Il festival della FITA-Grosseto, prodotto dal Laboratorio Teatrale Ridi Pagliaccio, co-organizzato dal Comune di Grosseto e sponsorizzato dalla Banca Tema, con “cinque spettacoli” in concorso e uno “fuori concorso”, ha visto oltre 1.800 presenze.
«La tredicesima edizione del festival è stata l’ennesimo clamoroso successo del teatro del nostro territorio – dichiara il direttore artistico Giacomo Moscato – un appuntamento culturale amatissimo dal pubblico e dalle compagnie che, malgrado l’interruzione forzata del periodo pandemico, è tornato a far registrare gli stessi meravigliosi “tutto esaurito” delle stagioni pre-Covid. Il teatro è cultura, divertimento, aggregazione e il successo di questo festival dimostra ancora una volta quanto sia un evento necessario in un tessuto sociale come quello di Grosseto, desideroso di crescita artistica ma anche di ripresa psicologica dopo il lungo periodo di chiusura e distanziamento che abbiamo vissuto».