FOLLONICA – Quando la tecnologia digitale è al servizio dell’azienda. Dai blockchain alle interfacce per gestire le interazioni uomo-macchina nei processi produttivi, fino alla produzione di energie rinnovabili.
La sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud, presieduta da Carlo Locatelli, si è riunita nella sede di Elettromar a Follonica. Un incontro dedicato alle innovazioni tecnologiche a sostegno dell’impresa, manifatturiera e non solo, cui hanno partecipato i vertici dell’associazione di categoria al gran completo: il presidente Fabrizio Bernini, i vicepresidenti Fabrizio Landi (Siena) e Francesco Pacini (Grosseto), il direttore generale Antonio Capone, il responsabile della delegazione di Grosseto, Giovanni Mascagni, e il responsabile della delegazione di Arezzo, Alessandro Tarquini.
«Se il 2022 si era chiuso con un lieve segno negativo (-0,4%) a causa dell’onda lunga legata alla guerra e ai costi dell’energia – ha dichiarato il presidente della sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud, Carlo Locatelli – l’inizio del 2023 mostra segni positivi per il comparto meccanico. Le ore di cassa integrazione sono ridotte, le crisi sono limitate, i costi dell’energia sono diminuiti, l’inflazione si abbasserà: le nostre aziende stanno lavorando e le proiezioni sono incoraggianti, anche quelle legate alla transizione ecologica».
Un perfetto esempio di innovazione tecnologica è proprio Elettromar: nata dall’indotto del polo chimico di Piombino e minerario delle Colline metallifere, negli anni si è sviluppata a livello nazionale e internazionale con varie sedi in tutto il mondo, mantenendo il quartier generale a follonica. All’insegna della diversificazione delle competenze: 250 dipendenti, oltre 30 milioni di fatturato e progetti in 50 Paesi nei settori siderurgico, energia, ambiente, chimico e minerario, cartario, ferroviario, marine, oil & gas, secondo i numeri presentati dal dirigente Andrea Fratoni, anche vicepresidente della sezione Meccanica di Confindustria Toscana Sud.
Alessandro Pollini – docente di Industrial design in vari atenei universitari, designer, esperto di interazioni uomo-macchina – ha portato la propria esperienza nella creazione di interfacce utilizzate nell’automazione di processi produttivi in vari comparti: è la “Human Centred Automation”, cioè progettare le interazioni uomo-macchina per agire sull’efficienza dei processi e sulla qualità del lavoro. «Il nostro compito è migliorare l’interazione – ha dichiarato – perché questo influisce sull’efficienza del processo produttivo. E quello che ci interessa dell’interazione è come lavora la macchina e come lavora l’uomo in rapporto alla macchina. Un processo in continua evoluzione».
In piena evoluzione anche l’attività di Affidaty, unico technology provider italiano di blockchain, che opera nel comparto della cyber security: «Oggi tutti siamo connessi in rete – hanno dichiarato Niccolò Quattrini e Riccardo Setti di Affidaty, 60 tra dipendenti e collaboratori, sede a Grosseto e clienti e partnership in tutto il mondo –, quindi tutti siamo potenzialmente esposti ad attacchi di ogni tipo da parte di hacker. Affidaty è un provider di tecnologia blockchain, un sistema di salvataggio e condivisione di dati: come un cloud ma molto più complesso, perché permette di creare cassaforte digitale inviolabile e immutabile. In questo ambito è fondamentale la formazione: per questo abbiamo stretto una partnership con Adecco e creato community di sviluppatori in tutta Italia, che entrano nelle aziende per realizzare progetti specifici che noi provvediamo poi a seguire dall’esterno. Perché ogni azienda ha necessità diverse».
Tra le startup, ecco l’esperienza di Seares: l’azienda livornese – specializzata nella realizzazione di ormeggi – ha brevettato un sistema di pistoni che ricava energia pulita dal moto ondoso, smorzando la forza del mare e rendendo autosufficiente l’imbarcazione. Tra chi già utilizza il brevetto c’è la “Golar Tundra”, la nave rigassificatrice ancorata al largo del porto di Piombino.