FOLLONICA – Per la prima volta la Città del Golfo ha ospitato l’assemblea regionale dell’Avis. Due giorni di confronto alla Leopolda di Follonica, per tracciare una linea sui risultati raggiunti dall’associazione dei donatori del sangue e capire come poter migliorare.
«Siamo molto soddisfatti di aver potuto ospitare la 52° assemblea regionale della nostra associazione – commentano Carlo Sestini e Antonio Nozzoli, rispettivamente presidente di Avis Provinciale Grosseto e di Avis Comunale Follonica -. È un modo per riconoscere il lavoro che abbiamo svolto su un territorio che ha molte difficoltà, a partire dalla sua estensione e dalla scarsa antropizzazione. Nonostante tutto questo riusciamo ogni anno, grazie alle nostre sezioni e al lavoro dei volontari, a portare quasi 7mila donatori a compiere un gesto che è determinante per salvare vite umane».
«La situazione non è facile – dichiara la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze -. C’è stato un calo sia a livello nazionale che regionale. Per Avis Toscana si conferma l’andamento al ribasso del 2021, con un decremento del 4,5 per cento, pari a 5mila donazioni in meno nel 2022. Sicuramente è un contesto che non si può ignorare ma vogliamo cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno».
«Le note positive riguardano i nuovi soci, che crescono del 1,1 per cento – prosegue la presidente -.I 7.018 nuovi ingressi rappresentano il 9,8% della forza associativa di Avis Toscana (71.425 donatori attivi).Inoltre l’Area vasta sud est si conferma essere la migliore, quella che perde meno donazioni e ha più vitalità. I soci totali calano ma i nuovi soci crescono: a tal proposito è particolarmente positivo l’aumento delle donatrici tra i giovani. Il primato delle donne nella fascia d’età 18–25 è netto, rappresentano il 53% dei soci donatori ed il 52,6% dei nuovi soci. Una tendenza, quest’ultima, confortante nell’ottica di un più ampio coinvolgimento delle giovani generazioni».
«Se il sistema in Toscana funziona è perché ci sono i volontari – commenta dal palco Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio della Regione Toscana – e spesso non riusciamo a dare le risposte rapide che ci chiedete. Parlando con le varie associazioni mi sono accorto di quanto ci sia ancora da fare per realizzare le sollecitazioni che ci avete lanciato. La nostra proposta è quella di andare nelle scuole e nelle università insieme, noi possiamo mettere a disposizione le nostre risorse e fare la nostra parte per aiutarvi, essere veloci e fare leggi che vadano nella direzione di quello che chiedete. Chiaro, non sono tempi semplici, sul personale sanitario stiamo facendo parecchia fatica ma crediamo che la strada sia quella giusta».
«Sono donatore da poco – dichiara poi Leonardo Marras del Consiglio regionale Toscana – Ho fatto questa scelta da qualche mese ed è la prima volta che lo dico. Il Covid è stato un momento di grande difficoltà per molte ragioni, ha posto molti interrogativi nell’esistenza delle persone. In questi momenti difficili ci si può comportare in modo egoistico e pensare a sé stessi oppure scegliere di uscire dalla difficoltà come comunità. Sentivo il bisogno di dare un po’ del mio tempo a chi ne ha bisogno. È stata una piccola esigenza personale che hanno di sicuro in tanti: con un gesto così semplice alla fine si può cambiare davvero il mondo».
«Per noi è davvero un onore ospitare questa assemblea Avis – interviene il sindaco di Follonica Andrea Benini – Maggiore è la fragilità e maggiore cresce la nostra responsabilità nella cura di chi ha bisogno. Dietro alle associazioni c’è una progettualità complessa che non pensa solo all’immediato ma anche al lungo periodo. Da questo punto di vista credo che Avis sia davvero un nodo importante di questa infrastruttura, perché ha a cuore il destino delle persone».
Nei due giorni di assemblea molti gli interventi di autorità ed esponenti in ambito sanitario come gli assessori regionali Serena Spinelli (Sociale), Simone Bezzini (Salute), Alessandra Nardini (Istruzione) e Leonardo Marras (Attività produttive), il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, il consigliere e vice presidente della commissione Sanità, Andrea Ulmi, la consigliera regionale e membro della commissione Sanità, Donatella Spadi, il direttore del Crs Simona Carli, la direttrice sanitaria della Asl Tse, Simona Dei e il deputato del Pd Marco Simiani.
Nel programma dell’assemblea, oltre all’esposizione del bilancio e a varie conferenze, anche visite al territorio di Follonica e a luoghi chiave della città come il Museo del Magma.
«Con l’Amministrazione abbiamo iniziato un percorso per essere sempre più presenti sul territorio – dichiara Antonio Nozzoli -. Abbiamo in programma di prenderci cura di un’area verde nel centro della città, mentre nel corso principale potete notare la statua ai donatori creata dall’amico Aviero Bargagli, una vera opera d’arte che rende onore all’impegno di molti donatori. Purtroppo devo aggiungere che sono anni che nel nostro Comune parliamo della possibilità di avere ben 500 donazioni in più all’anno, un risultato che si potrebbe ottenere con un solo giorno di donazione in più a settimana. Oggi l’unità di raccolta è aperta solo tre giorni alla settimana ma abbiamo dimostrato di poter aggiungere un quarto giorno grazie al supporto sempre costante dei donatori. In un quadro allarmante credo che sia doveroso da parte della politica e dei vertici della Asl prendere in considerazione un’organizzazione diversa, al netto dei problemi di personale sanitario, per andare incontro a chi ha bisogno».