GROSSETO – «Il prossimo mese di maggio segnerà un momento di grande importanza per la nostra città, perché avrà finalmente inizio il processo partecipativo che deciderà il futuro dell’ex cinema Marraccini, frutto di una proposta lanciata da Grosseto Città Aperta, approvata dall’intero consiglio comunale e quindi attuata dalla giunta sotto la denominazione di ‘Nuovo cinema Marraccini’». A dirlo il gruppo consiliare Grosseto Città Aperta in una nota.
«È quanto oggi possiamo annunciare, dopo che per mesi sul Marraccini era sceso il silenzio, grazie ad un’interrogazione presentata da Grosseto Città Aperta attraverso il suo capogruppo Carlo De Martis, alla quale l’assessore Ginanneschi ha dato risposta nel corso dell’odierno consiglio comunale».
«La decisione di acquistare l’ex cinema mancava infatti di un tassello fondamentale, e cioè proprio la partecipazione della città nella scelta della destinazione e delle funzioni che dovrà avere un luogo che riveste una straordinaria valenza identitaria e collettiva, costituendo a tutti gli effetti un ‘bene comune’, oltre ad essere strategico per l’intero centro storico. Per questo avevamo proposto che a decidere cosa dovrà essere il Marraccini fossero i grossetani ricorrendo agli strumenti ed alle risorse messe a disposizione della regione Toscana che, con la legge n. 46/13, vanta una delle legislazioni più avanzate in materia di partecipazione».
«Il percorso, come detto, avrà inizio nel mese di maggio e si concluderà in un arco di sei mesi, i primi dei quali dedicati al lancio dell’iniziativa ed alla raccolta e selezione delle candidature di quanti – enti, associazioni e singoli cittadini – intenderanno fornire il loro contributo per creare, come prevede il progetto, un contenitore multiculturale e multifunzionale, inclusivo e condiviso, fruibile dai cittadini, promuovendo così il loro ruolo di protagonisti e custodi della città. Seguiranno i workshop con il supporto di facilitatori, tecnici ed esperti del settore, ed infine la cittadinanza sarà chiamata ad esprimere le proprie preferenze sui progetti che saranno stati elaborati».
«Dobbiamo peraltro registrare due note stonate, l’una costituita dall’entità del contributo economico che il Comune è ha saputo ottenere, riuscendo ad intercettare le risorse regionali in misura parziale, l’altra dalla volontà dell’amministrazione comunale di destinare solo una piccola parte dell’ex cinema a servizi di pubblico interesse, così come testualmente riportato nel progetto definitivo. Siamo peraltro fiduciosi che il processo partecipativo che andrà a svilupparsi riuscirà ad indurre i nostri amministratori comunali ad aggiustare la progettualità originaria nel modo migliore, al fine di garantire il massimo spazio per le funzioni di pubblico interesse che il vecchio cinema dovrà naturalmente e necessariamente avere».
«Più in generale siamo fiduciosi nella riuscita che potrà avere questo percorso, che non per nulla fin dalla sua genesi si è qualificato per una peculiare attenzione ai valori della condivisione e della partecipazione, nascendo da una proposta elaborata e fortemente voluta da un gruppo di opposizione, quale è Grosseto Città Aperta, per essere poi accolta dalla maggioranza e dalla giunta comunale, in una dinamica senza dubbio virtuosa nell’interesse della nostra città e di noi che ne siamo, tutti insieme, cittadini».