SCARLINO – «“E’ primavera, svegliatevi panchine”: parafrasando una vecchia canzone, si potrebbe chiedere alla sindaca Travison quando pensa di mettere la parola fine al pasticcio creato oramai un anno fa con il rifacimento del selciato di Piazza Garibaldi e la successiva la posa dei nuovi arredi urbani» chiederlo i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino Insieme.
«Da lì è iniziato un calvario per la scelta sbagliata dell’Amministrazione comunale le cui responsabilità tecnico-politiche ed economiche sono ancora tutte da accertare visto che la giunta non ha mai voluto chiarire (anche di fronte all’evidenza) chi fosse il genio che ha partorito questo capolavoro di figuracce, che ha esposto Scarlino al pubblico ludibrio e alla ribalta mediatica con il video intitolato “l’orrore inutile” pubblicato sul blog del professor Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura del Governo nazionale».
«Alle polemiche iniziali seguirono le dichiarazioni del sindaco Francesca Travison che minimizzava l’accaduto prevedendo un aumento di visitatori nel borgo grazie al turismo derivante dalla pubblicità (come quello macabro per i fatti di cronaca nera) finché nell’autunno scorso è stato trovato un escamotage per rimuovere i sedili» proseguono i consiglieri di opposizione.
«A causa di inusuali “crepature” per dei manufatti costruiti per stare all’aperto sotto le intemperie, gli stessi sono stati restituiti in riparazione alla ditta fornitrice poco tempo dopo il loro profumato acquisto, pagato tramite il bilancio comunale dei lavori pubblici».
«Menomale erano solo “crepe”, a distanza di mesi alle porte della stagione turistica siamo curiosi di sapere se la prossima estate potremo gustare un gelato, leggere un libro o scattare una foto alla statua di Garibaldi (fresca di restauro) comodamente seduti nel largo centrale del paese come succede nel resto d’Italia» continua la nota.
«Oppure se questa possibilità sarà riservata solo ai frequentatori della locanda che apparecchia sulla piazza e gli altri in piedi, non potendo più sedere nemmeno sui davanzali della biblioteca comunale pensati da un noto architetto scarlinese proprio come panchine alternative, oggi fatti sbarrare con ferri anti-seduta da questa giunta leghista».
«Quindi tutti in piedi e a bocca asciutta, dato che anche la storica cannellina simbolo del luogo è sparita con la nuova pavimentazione senza motivo e senza spiegazione, vittima di un comportamento che sembra quasi punitivo da parte del Comune verso i propri paesani».
«Cara sindaca non va bene, non penserà come al solito di lasciar scorrere il tempo senza rispondere ai nostri comunicati così che tutto vada nel dimenticatoio, la questione è ben più grave per forma e sostanza» proseguono i gruppi consiliari.
«Consigliamo quanto prima a questa Giunta di terminare “la riqualificazione progressiva e generale del centro storico” com’era nel suo intento quando sono stati comprati ben 15 sedili (di cui quattro mai usciti dal cantiere comunale in attesa di individuarne il posizionamento) come scritto in risposta alla nostra interrogazione, nell’auspicio che la soluzione trovata sia a questo giro consona alle direttive della Soprintendenza».
«Allo stesso tempo venga chiarito il quadro economico finale di una scellerata operazione costata fin qui oltre 15.000 euro solo di spese vive, che potrebbero lievitare al termine del percorso qualora si volesse trovare soluzioni fantasiose per salvare capra e cavoli. In tal caso saremmo costretti ad interessare la Corte dei conti affinché vigili che l’errore di qualcuno non ricada sui contribuenti, speriamo almeno questa lezione sia servita di esperienza all’improvvisazione di questa Amministrazione».