CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Una grande serata di fede, di devozione e di comunità quella vissuta la sera del Venerdi Santo a Castiglione della Pescaia, dove per la prima volta è stata vissuta la Via Crucis drammatizzata “con la stessa passione di Gesù”.
Oltre 200 tra attori e comparse, più di un migliaio le persone intervenute per seguire quello che resta prima di tutto un momento di preghiera e di meditazione sulle ultime ore di Gesù, la sua passione e la sua morte sulla croce per la salvezza del mondo.
La pioggia non ha scoraggiato tutti coloro che hanno dato vita a questa sacra rappresentazione, che, partita nella chiesa di San Giovanni Battista, nel punto più alto del borgo medievale, dove è stata proposta la scena dell’Ultima cena, si è poi sviluppata lungo le strade, ricche di bellezza, del borgo alto per poi scendere verso la parte nuova del paese e terminare con la commovente scena della crocifissione, nel campo retrostante il complesso parrocchiale alle Paduline. Con una sincronia perfetta, mentre la voce narrante ha detto che Cristo, dopo aver compiuto tutto, spirò, un tuono ha rombato nel cielo, rimandando così con la mente a quanto narrano i vangeli: alla morte di Cristo ci fu un grande temporale e un terremoto, mentre il velo del tempio si squarciò in due.
Al di là di queste suggestioni, ciò che più ha colpito è stato il coinvolgimento di un intero paese intorno a questo momento. Se la parrocchia è stata il motore, nondimeno il Comune di Castiglione della Pescaia con i suoi uffici e con la polizia municipale e le varie associazioni del territorio che hanno collaborato fornendo assistenza, occupandosi del servizio d’ordine, di curare alcuni dettagli del percorso e molto altro.
“Personalmente – dice il parroco, don Paolo Gentili – dico grazie a Dio di questa bellissima esperienza, che mi ha permesso, prima di tutto, di entrare ancor di più nella vita di questa comunità, nella quale sono arrivato poco più di un anno fa, ma dalla quale mi sono sentito subito accolto. Ho percepito fin da subito nella gente il desiderio di tornare a vedere la parrocchia come un punto di riferimento, un porto – per dirla in termini marinari – e quando, in occasione dell’Epifania, ho annunciato l’intenzione di realizzare la Via crucis drammatizzata, ho visto subito una reazione bella, cresciuta nei mesi successivi, fino al coinvolgimento davvero di tantissime persone. Spero e credo che in questo modo si sia potuto risvegliare un sentimento di appartenenza, anche alla comunità parrocchiale, che aveva bisogno di essere rivitalizzato. Grazie, dunque, a tutti coloro che hanno lavorato con tanto impegno per la realizzazione di questa sacra rappresentazione: dagli attori, a chi ha curato la regia, a chi si è occupato delle luci, a chi con pazienza ha realizzato centinaia di costumi, a chi ha garantito la sicurezza, a chi si è dato disponibile nel servizio d’ordine. Ringrazio anche i giovani di alcune parrocchie della città che ci hanno voluto dare una mano. La chiesa non ha confini rigidi”.
Tra i più emozionati sicuramente Emanuele Montefalchesi, docente e presidente della Cri di Castiglione della Pescaia, scelto per dare voce e volto a Gesù. “Cosa ho provato? Sicuramente freddo, tanto… In quei minuti interminabili, prima della deposizione, mi sono chiesto chi me lo avesse fatto fare, mi sono chiesto perché… Ma se Gesù ha sofferto molto più di questo per noi, noi potevamo sorreggere questa prova. Se Gesù ha patito per noi, potevamo essere lo strumento per riavvicinare tante persone alla nostra parrocchia. Sono sempre stato convinto che non si va in chiesa per il sacerdote, ma per nostro Signore; però è giusto dire che don Paolo ha realizzato in due mesi un evento che per numeri non vedevamo da più di venti anni, facendo respirare nuovamente un’aria fresca di comunità!”
Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Elena Nappi: “Una folla numerosa e composta ha invaso le vie del borgo di Castiglione della Pescaia al seguito della rievocazione della Via crucis, dove ognuno ha fatto la propria parte in maniera eccelsa avvolgendo il paese in un’atmosfera emozionante e commovente. Grazie a don Paolo per questa magnifica processione drammatizzata, a tutti i figuranti, agli attori e al regista, amico di lunga data, Fabrizio Cattarulla, ai volontari della Vab, della Cri, della Misericordia, di Insieme in rosa ed alla Polizia municipale per la perfetta sinergia nel rendere tutto sempre così semplice e sicuro”.
Le varie stazioni sono state proposte, come detto, nella chiesa di San Giovanni Battista, poi nel giardino del castello, gentilmente aperto dalla famiglia Barabino, in piazza Solti, per poi attraversare le strade lastricate del paese vecchio, fino a via Montebello per la scena dell’incontro di Gesù con Maria, fino ad arrivare alle Paduline.
Testo e ideazione: don Paolo Gentili; regia: Fabrizio Cattarulla; aiuto regia: Davide Santamaria; aiuto suggeritore (gobbo): Alice Serafin; segreteria: Sara Cannizzo. Hanno guidato la processione suor Margarita Martinez Lopez e suor Angela Haidee, delle missionarie della speranza. Attori e Interpreti: Gesù, Emanuele Montefalchesi; Pietro, Luca Armellini; Giovanni, Giorgio Tuccio; Giacomo Milan Perera Vaugampalage; Giuda Marco Mengoni; Andrea Leonardo Gori; Filippo Dario Vecchi; Bartolomeo Michele Scapigliati; Matteo Thomas Valdrighi; Tommaso Livio Lorenzoni; Giacomo d’Alfeo Lorenzo Gambineri; Simone lo zelota Sebastiano Gambineri; Giuda di Giacomo Mattia Lorenzini; il diavolo Emma Magliozzi; la voce Mario Magliozzi; l’angelo Gabriele Camilla Angiolini; Cleopa Massimiliano Palmieri; il centurione Alessandro Maffei; i soldati Tommaso Iori, Filippo Biancalani col labrador Kira, Aymen Anchor, Andrea Fiori, Niccolò Boschi, Niccolò Maffei; Sebastiano Biancalani; Gennaro D’Auria; Andrea Bronzi; Giovanni Biancalani, Matteo Vannetti. Ladrone buono Alessandro Masetti, ladrone cattivo Thomas Carducci; Barabba Massimo Berretti; Pilato Bernardino Tartaglia; moglie di Pilato Alessia Guarriello con il bambino Andrea; servitori di Pilato Diego Savonarola e Flavio Biagi; Maria Gloria Rumeni; Maria di Cleofa Silvia Manieri; Maria di Betania Lucia Cruciani; Marta Marica Rafanelli; la samaritana Laura Chechi; la Maddalena che annuncia la resurrezione Jessica Biancalani; l’emorroissa Elga Grigioni; il cireneo Tullio Serafin, aiuto del Cireneo Riccardo Fedi ; Alessandro e Rufo Lorenzo Rosadini e Matteo Bocci; il servo del sommo sacerdote Riccardo Fallani; Caifa Nello Landi; Sinedrio Luciano Cruciani, Raimondo Cocchi, Giuseppe Temperani, Massimo Vannetti, la Veronica Geraldina Aliberti; Giuseppe d’Arimatea Riccardo Crocini; le donne Marta Vannetti e Emma Mazzeschi; il bambino sotto la croce Angelo Ficai; Isaia Stefano Gallerini; Giovanni Battista Alessandro Nocciolini; Geremia Guglielmo Tanganelli; Osea Luca Gentili, con la moglie Gloria e il figlio Pietro; Ezechiele Alessandro Cocchi; il vecchio Simeone Pietro Fastelli, la profetessa Anna Annamaria Fastelli, la profetessa Debora Teresa Orlando, la profetessa Giuditta Bianca Cocca Carotenuto, la regina Ester Maria Vittoria Cruciani (con la bimba Margherita); esorta e guida la folla Patrizia Rumeni, la corale in costume storico Mario Rosadoni, Livia Bizzarri, Giuliana Gronchi, Antonietta, Dorina Calamante, Fabrizio Calamante, Maria Magliozzi, Annamaria Filippeschi, Anna Fusi; chitarra Rebecca Iori. La folla Damiana Barabesi, Daria Mirolli, Sofia Rasi, Matilde del Pianta, Laura Capecchi, Olisana Fedoronico, Gianna Renzetti, Angela Fava, Elisabetta Sargentini, Antonella Suzzi, Francesca Ricci, Beatrice Rosati, Giacomo Turchi, Pier Paolo Rossi, Marco Santini. La gestione delle stoffe e dell’atelier: Pamela Filippeschi, MariaPaola Travison , Carlotta Travison, Luisa Del Valle, Eleonora Fioravanti, Laura Chechi; le sarte Anna Scardamaglio, Rosella Comandi, Angela Fava, Margherita Armellini, Elisabetta Sargentini, Susanna Tarsi, Annarosa Barabesi, Loriana Zucchelli, Laura Galli, Giada Ghini. Luci e arredo Giovanni Iori e Pasquale Preziosi; mixer audio Alberto Guazzi; scenografie Alessio Messina, Melania Riemma, Patrizia Murazzato, Elena Taiti; i lettori Nadia Poltronieri, Gino Carotenuto, Silvia Manieri, Giuseppina Cervella , Claudio Gentili, Francesca Ricci. Hanno coordinato gli angeli le insegnanti Cinzia Guideri, Elena Mucci e Rosella Comandi. Hanno apparecchiato per l’ultima cena i ragazzi Mattia Sforzi, Thomas Nucci, Thomas Scardamaglio, Mathias Rabiti, Bernardo Valenti, Ginevra Fioravanti, Valentina Papalini, Marta Cillerai. Hanno distribuito il pane Giovanni Gentili, Pietro Giovannelli, Alice Iori, Nicolas Giannini, Mia Sanchini, Matteo Poccioni, Moreno Zenobi, Greta Lobascio, Albert Zatorski, Elena Gimignani. Hanno distribuito e acceso le candele alla scena della resurrezione: Maddalena Gentili, Guglielmo Tanganelli, Riccardo Fedi, Lorenzo Rosadini, Cristina Pascarella, Matteo Bocci, Diego Savonarola, Flavio Biagi. Insieme in rosa ha realizzato un call center, che ha permesso a oltre 250 persone più anziane di usufruire del servizio navetta per arrivare in Castiglione alto.