MONTE ARGENTARIO – È purtroppo intenso il lavoro svolto dalla Cadic, in sinergia con la Caritas parrocchiale, incentrato sulla distribuzione di generi alimentari ai nuclei familiari che si trovano in situazioni di bisogno.
«Il giovedì a settimane alterne, nella sede della Caritas adiacente alla chiesa dell’Immacolata si presentano tante persone per chiedere un aiuto per tirare avanti nella vita quotidiana – dichiara la Cattolica associazione di impegno civile -. Un numero che negli ultimi anni è cresciuto a causa di eventi quali la pandemia e la guerra in Ucraina, e che varia in base alle stagioni. In una località turistica come l’Argentario, in estate c’è più lavoro e la gente riesce a cavarsela grazie ad impieghi in bar, ristoranti, yachts, che terminano a settembre».
«Così, nei mesi invernali, si arriva fino a 25 famiglie a volta che magari preferiscono risparmiare nell’alimentazione per far fronte ad altre spese inderogabili. In commissione valutano le situazioni singolarmente, anche se ormai ci si conosce tutti e si sa chi ha bisogno principalmente di generi di prima necessità a lunga conservazione quali pasta, pomodori, legumi, tonno in scatola, olio semi e oliva, latte farina zucchero, biscotti. Accennavamo al conflitto in Ucraina ed in effetti negli ultimi mesi arrivano alla Cadic tanti ucraini stabiliti in Italia e bisognosi per loro stessi come per i familiari. Ma non mancano i nuclei locali».
«Il mercoledì il centro di ascolto provvede anche all’erogazione di buoni farmaceutici e al pagamento, in caso di estrema necessità, di bollette di primaria importanza. I fondi per questi aiuti vengono recepiti dalle varie attività interne alla Cadic, dai contributi volontari, tessere associative e da generi alimentari offerti dal banco alimentare. Una efficienza dovuta anche al fatto che la Cadic si è messa completamente a disposizione della Caritas, cuore pulsante della chiesa, che ascolta, discerne ed interviene».