FOLLONICA – «Davanti alla Ex Colonia Marina sorgerà uno stabilimento balneare di 2800 metri quadrati? Questa è la domanda fondamentale che ho rivolto all’Amministrazione tramite interrogazione consiliare». A dichiararlo è Danilo Baietti, capogruppo di Fratelli d’Italia, sollevando la questione relativa alla nuova gestione dell’Ex Colonia sul mare di Follonica.
«Nel 2015 l’Amministrazione comunale partecipa ad un bando della Presidenza del Consiglio dei ministri volto a riqualificare aree urbane sociali e culturali degradata. Nel primo progetto si prevedevano interventi nelle sole torrette ove sarebbero sorte un centro giochi estivo per minori ed un centro accoglienza destinato a rifugiati politici o soggetti con permesso di soggiorno per motivi umanitari. Un progetto già nato dannoso per l’elevato valore intrinseco dell’immobile e per la comunità follonichese che vedeva collocare richiedenti asilo a poche decine di metri dal mare follonichese, in una struttura adatta a tutto, per vocazione, tranne che a centro di accoglienza».
«Nel gennaio 2020 – prosegue Baietti – il Comune di Follonica veniva inserito fra i beneficiari del bando per una somma di due milioni di euro da utilizzarsi per il recupero parziale della Colonia Marina. Non potendo l’amministrazione però farsi carico, a spese proprie, della ristrutturazione del corpo centrale dell’immobile, instaurava con Regione Toscana un tavolo per poter svolgere all’interno della Colonia una attività di tipo turistico ricettiva così da coinvolgere un soggetto privato interessato. A questo punto si dirà : finalmente l’hanno capita, cestineranno il progetto finanziato per le sole torrette per coinvolgere il privato e creare una struttura alberghiera in tutto lo stabile».
«Assolutamente no, nemmeno per idea, anzi si modifica lo scopo di una torretta che passa da un centro accoglienza destinato a rifugiati politici o soggetti con permesso di soggiorno per motivi umanitari a centro di accoglienza di adulti e minori vittime di violenza, perché va bene essere di sinistra, ma mica si ha l’anello al naso e si può credere che nasca una struttura ricettiva nella parte centrale della Colonia, se accanto si ha un centro accoglienza per richiedenti asilo».
«E qui però casca tutto il ragionamento della Giunta Benini, perché trovare un privato che finanzi la riqualificazione di tutta la Colonia Marina, si faccia pagare successivamente dal Comune di Follonica i due milioni per le torrette vinti dal bando della Presidenza del Consiglio, e poi crei una struttura ricettiva fra un centro accoglienza per persone e minori vittime di violenza, una colonia marina per minori e una casa di riposo è quasi impossibile. Allora si partorisce una idea per rendere appetibile l’investimento: dare di conseguenza in concessione al privato 2800 metri quadri di spiaggia come stabilimento balneare».
«Per questo ho protocollato una interrogazione al sindaco, per sapere se tutta quell’area verrà destinata a stabilimento balneare come dice la tabella allegata alla delibera o come Area in concessione di una struttura ricettiva. Questo perché fra la prima e la seconda opzione corre il mondo. Intanto è impensabile che una delle aree più utilizzate dai follonichesi nel periodo estivo, venga data tutta in concessione. Se l’area fosse individuata come “stabilimento balneare”, vorrebbe dire slegarla quasi completamente dalla struttura ricettiva, andare a creare duecento/trecento ombrelloni, darne una parte a pertinenza della struttura alberghiera, e collocarne il resto sul mercato».
«Ragionevole sarebbe invece, individuare l’area in concessione come al servizio esclusivo della struttura turistico ricettiva, e di conseguenza individuare l’area da destinarsi a spiaggia attrezzata in base alle camere da letto presenti e ai posti letti individuati. Così facendo l’amministrazione si accorgerebbe che nemmeno per sbaglio la struttura avrebbe necessità di 2800 metri quadri e si potrebbe continuare ad avere una parte consistente di quel tratto ancora libero per i cittadini».
«L’amministrazione di sinistra di questa città per anni ha propinato la litania della destinazione sociale della Colonia Marina – conclude il capogruppo di FdI -, fino a farla franare e renderla immagine indegna di quello che era in passato, fino a farla definire da Rifondazione Comunista un ecomostro. Ma siccome fino ad oggi le promesse vane della sinistra sono state vane, dia ascolto per una volta al centrodestra follonichese: date quella struttura in concessione al privato, date la possibilità che sia fatta una struttura ricettiva completa, senza affiancargli elementi che la andrebbero a danneggiare e che vi portano di conseguenza a dover individuare 2800 metri quadri di stabilimento balneare per renderla economicamente appetibile dal privato».