GROSSETO – «La Fiera del Madonnino ed il Game Fair organizzati congiuntamente, rappresentano il più grande evento Outdoor organizzato sul territorio nazionale, 250 mila metri quadrati di agricoltura, ruralità, attività che si praticano all’aria aperta» così Grosseto Fiere presenta la prossima Fiera del Madonnino che si svolgerà a Braccagni il 23, 24 e 25 aprile.
Le due manifestazioni insieme riassumono al meglio la mission di Grossetofiere, nata per promuovere i settori trainanti dell’economia locale e creare indotto e ritorni indiretti su tutto il territorio, non dimenticando che le due fiere vanno ad alimentare direttamente il mercato interno utilizzando per lo più fornitori locali per la loro organizzazione.
La fiera del Madonnino è l’emblema di semplicità e ruralità e simbolo di un legame forte tra il territorio ed i suoi abitanti. Grazie alla partecipazione degli agricoltori viene accreditata come la manifestazione dell’agricoltura Toscana e annoverata fra le prime cinque fiere più importanti del settore agricolo in Italia.
Il Game Fair Italia è giunto alla sua 31° edizione, Grossetofiere custodisce gelosamente questa manifestazione internazionale che non ha uguali sul territorio nazionale e rappresenta un patrimonio da preservare non solo per i brands che rappresenta ma per il messaggio più che mai attuale che esalta la vita all’aria aperta, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Nell’ambito delle due rassegne grande importanza rivestono le manifestazioni zootecniche organizzate grazie alla collaborazione con Aia e Arat che per questa edizione occuperanno due ampi spazi, la vetrina zootecnica dedicata alle biodiversità e la fattoria didattica.
«La nostra provincia è la più importante in Toscana per quanto riguarda il settore zootecnico – afferma il presidente di Grosseto Fiere Andrea Masini – e quindi questo settore non può mancare al Madonnino. Tra l’altro abbiamo un’iniziativa come la fattoria didattica che organizziamo in collaborazione con il comune di Grosseto per i bambini, le famiglie e il pubblico generalista».
«Nonostante il momento difficile abbiamo mantenuto il finanziamento di 15mila euro a questa manifestazione di caratura regionale e anche nazionale» commenta il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
«Purtroppo stanno cambiando gli scenari in maniera repentina (penso al caro energia) e c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Però questa manifestazione esiste da 43 anni ed è l’unica fiera agricoltura in Toscana» afferma il direttore di Grosseto Fiere Carlo Pacini.
In Toscana la grande biodiversità di razze animali alcune delle quali a rischio estinzione, rappresenta un patrimonio storico culturale di grande importanza che richiede specifiche azioni di tutela. Le razze animali che hanno bassa consistenza numerica, ma portatrici di caratteri specifici territoriali, sono state progressivamente abbandonate dagli allevatori, per la loro bassa produttività.
Le razze autoctone a limitata diffusione, generalmente popolano zone rurali svantaggiate spesso legate a tradizioni storiche di allevamento e alle produzioni tipiche. La loro scomparsa determinerebbe un impoverimento del patrimonio naturalistico toscano, con il conseguente spopolamento e abbandono dei territori rurali, l’aumento del degrado ambientale la perdita delle produzioni tipiche locali e delle tradizioni culturali legate alle singole razze.
«Ad esempio tra i bovini tra le razze da carne abbiamo la vacca pisana, la calvana, la maremmana e poi ci sono varie razze diffuse nelle varie vallate» afferma Claudio Bressanutti direttore di Arat associazione regionale degli allevatori Toscana. «Sono importanti anche come variabilità genetica. Che non deve andare perduta per non semplificare troppo il patrimonio genetico con grossi problemi di gestione sia da un punto di vista sanitario oltre che produttivo».
Negli ultimi anni è stato intrapreso un intenso processo di recupero di queste razze, grazie alla riscoperta del territorio e alla valorizzazione delle produzioni zootecniche attraverso il riconoscimento delle produzioni certificate (marchi Igp e Dop).
«Oggi si avverte la necessità di promuovere attraverso strumenti che possono raggiungere direttamente la popolazione soprattutto i giovani, questo comparto zootecnico che è estremamente necessario per mantenere i caratteri che contraddistinguono un territorio».
Tutta rivolta ai più giovani sarà invece la fattoria didattica ricca di curiosi e simpatici animali da cortile con i loro cuccioli e pulcini, per arrivare ai grandi bovini che caratterizzano il paesaggio maremmano, occuperà la gran parte dell’area verde. Sarà possibile avvicinarli e toccargli per scoprire o ritrovare sensazioni ormai perdute nel tempo.
Grazie alla collaborazione con l’Associazione regionale allevatori Toscana, tutti gli animali presenti saranno iscritti al libro genealogico.
«La Fattoria didattica rappresenta il luogo più frequentato e apprezzato dai visitatori della Fiera e viene realizzata nell’area verde del Centro Fiere, lo spazio interamente green dedicato alla sosta e allo svago. L’area verde del Centro Fiere, è un vero e proprio elemento di arredo che rende ancora più piacevole la frequentazione da parte dei numerosi visitatori delle manifestazioni nel Centro Fiere, soprattutto per coloro che con la prole al seguito necessitano di una pausa ristoratrice, lasciando i propri figli liberi di svagarsi in una sicura e piacevole superficie prativa. L’area verde è in posizione adiacente al ring eventi, dove per l’occasione si svolgeranno tutti gli spettacoli altamente attrattivi del Game Fair» afferma Pacini.
«Quando parliamo di zootecnia – afferma il presidente di Grossetofiere – parliamo di Maremma, il nostro territorio è quello che fa registrare in assoluto il maggior numero di capi allevati in Toscana. Purtroppo oggi con la crisi del settore, assistiamo ad un processo che sembra irreversibile, di abbandono di questa attività e la fiera del Madonnino che da quarantatre anni racconta la storia dell’agricoltura Toscana, diventa uno strumento indispensabile di promozione e valorizzazione di questo settore. Ringraziamo come sempre il Comune di Grosseto che ormai da anni delibera un contributo fondamentale per le attività zootecniche, a difesa di questa importante manifestazione fieristica unica in Toscana».
Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna conclude «ringraziamo nuovamente Grossetofiere per l’organizzazione di questa iniziativa , attesa ormai da tutti i cittadini e non solo. Quest’anno la zootecnia farà da protagonista, con un padiglione interamente dedicato alle specie e razze animali allevate nel nostro territorio. Oggi più che mai è fondamentale promuovere il comparto zootecnico, per mantenere intatti i caratteri che contraddistinguono una zona, evitare lo spopolamento delle aree agricole, ridurre i costi di produzione e l’impatto ambientale, aumentando l’efficienza produttiva. Un progetto sul quale la Nostra Amministrazione crede fortemente e su cui investe ogni anno. L’augurio è che questa iniziativa permetta ai visitatori e alle nuove generazioni di appassionarsi a questo settore».
Il direttore dell’associazione allevatori Toscana Claudio Bressanutti precisa che si organizzeranno «oltre alle tradizionali attività degli incontro con i visitatori e gli allevatori, incontri che tratteranno temi importanti per la zootecnia ed il nostro territorio, si parlerà della nuova programmazione comunitaria e delle opportunità per le aziende. Non mancheranno incontri ed approfondimenti sull’uso della tecnologia in agricoltura con focus sulle opportunità per le aziende zootecniche. Per quanto riguarda le razze autoctone a limitata diffusione organizzeremo dei veri e propri momenti di approfondimento con tecnici di Arat, Anacli ed università di Firenze per presentare le razze agli allevatori e a tutti i visitatori al fine di meglio conoscere il nostro potenziale in termini di biodiversità».