GROSSETO – Anche a Grosseto l’associazione Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) ha fatto visita ai carcerati dell’istituto circondariale di via Saffi.
L’Aiga è un «organismo di recente istituzione che si pone, fra gli altri, l’obiettivo di raccogliere informazioni dirette sul mondo intramurario al fine di contribuire a superare le gravi criticità che lo affliggono ed iniziare un dialogo politico-istituzionale volto a garantire, da un lato, l’applicazione delle norme già esistenti e dall’altro la riforma dell’ordinamento penitenziario ormai da tempo attesa» affermano i delegati Onac Tommaso Ceciarini, Marlene Rossi, Edith Peruzzi Amarugi, Roberto Andrea Fivizzani.
I delegati sono entrati in carcere «per constatare le condizioni generali dell’istituto nonché raccogliere eventuali segnalazioni di problematiche riscontrate dalla polizia penitenziaria e dagli operatori socio sanitari nella gestione quotidiana delle attività intra ed extra murarie».
I delegati si sono poi interessati «alla situazione dei detenuti, le attività da loro praticabili, lo spazio “libero” da essi fruibile all’interno della struttura e le possibilità di svolgere mansioni lavorative all’interno ed all’esterno (qualora lo stato di semilibertà glielo permetta) con l’intento di raccogliere dati da unire a quelli degli altri delegati e metterli a disposizione dell’Osservatorio nazionale carceri affinché effettui un rigoroso studio sulle priorità e necessità che richiedono l’intervento del legislatore o dell’amministrazione pubblica per il miglioramento delle condizioni dei detenuti ed altresì il lavoro degli addetti al sistema penitenziario».
«Questa esperienza, umanamente coinvolgente, va anche a concretizzare la fondamentale funzione sociale dell’Avvocatura e getta le basi per la promozione di soluzioni e percorsi di cambiamento da prospettarsi sia per il futuro della Giustizia in sede esecutiva sia per i nuovi progetti di legge relativi alla riforma del sistema carcerario» concludono gli avvocati.