GROSSETO – Si intitola “Arti e Mestieri nella Maremma dei Musei”, la mostra virtuale realizzata dal Sistema Musei di Maremma e che ha visto coinvolte molte delle realtà museali della rete. In tutto sono oltre 40 le opere e i reperti archeologici individuati per questa particolare esposizione, realizzata dalla società Acas3D Soluzioni Digitali Srl con la direzione scientifica di tre archeologi: Massimo Cardosa (direttore dei Musei Civici di Manciano e Saturnia), Simona Rafanelli (direttrice del MuVet, Museo Archeologico di Vetulonia) e Debora Rossi (direttrice dei Musei Civici Archeologici di Pitigliano), coadiuvati dal supporto tecnico-organizzativo di Roberta Pieraccioli (direttrice del Sistema Musei di Maremma) e Giovanna Santinucci del Comune di Massa Marittima.
La mostra è stata presentata oggi a Grosseto in una conferenza stampa presso il Polo Universitario Grossetano a cui hanno partecipato tutti gli autori del progetto. La mostra è online e fruibile al pubblico attraverso una pagina del sito: www.museidimaremma.it mentre entro giugno si potrà vedere in una serie di totem posizionati nei musei che hanno aderito al progetto o attraverso i propri dispositivi e pagine web. Le immagini delle opere, che sono state individuate e accuratamente selezionate , sono state acquisite grazie ad un lungo e attento lavoro di digitalizzazione con fotocamere ad altissima risoluzione con ottiche fisse e calibrate. Immagini che poi sono state rielaborate e riprodotte in 3D per essere utilizzate sul web o pubblicate in “real time”.
La piattaforma web prevede la simulazione di un viaggio nel tempo, attraverso le varie epoche: preistoria e protostoria, epoca Etrusca, Romana, Medioevo e Rinascimento, ed Epoca Moderna espresso da un ambiente rurale con una miniera. Il punto di partenza è il contesto dell’evoluzione del paesaggio. Modellato in 3D appare come porzioni di città o villaggi, che richiamano immediatamente all’epoca storica sulla base di elementi caratteristici. Una volta all’interno della città, si può accedere al singolo edificio che, trattando di arti e mestieri, è la bottega dell’artigiano dell’epoca. In questi interni, rispettando, in base alle informazioni storiche, le dimensioni e le proporzioni, sono stati collocati i modelli dei reperti precedentemente digitalizzati, inerenti quel mestiere e quell’epoca. Quindi è possibile visualizzarli in 3D o avere tutte le informazioni.
La mostra virtuale dei Musei di Maremma ha preso avvio nella primavera del 2021 quando, dopo le chiusure dovute alla pandemia, si è sentita la necessità di affrontare modi diversi per diffondere e far conoscere l’enorme patrimonio artistico, culturale e archeologico dei musei maremmani. “Per la prima volta – spiegano Debora Rossi, Simona Rafanelli e Massimo Cardosa i tre archeologi del comitato scientifico – , la forza innovativa di questo nuovo progetto espositivo risiede nello sforzo congiunto di mettere in rete la collezione dei Musei di Sistema in forma reale e virtuale in quanto era essenziale sottolineare come iniziative legate a manifestazioni espositive nell’era post-Covid 19, da considerarsi prevalentemente virtuali, potevano di fatto implementare le visite reali ai musei. Poi l’idea di sviluppare un progetto su arti e mestieri è anche dovuto al fatto che oltre ai musei archeologici principali abbiamo voluto coinvolgere tanti altri musei a vocazione territoriale”.
Contemporaneamente alla mostra sarà realizzato un catalogo, sempre fruibile online, con la descrizione di ogni singolo oggetto e la sua contestualizzazione secondo le epoche. Da un punto di vista scientifico il catalogo online è una acquisizione importantissima – sottolinea Roberta Pieraccioli -, una raccolta digitale che sarà via via implementata fino a raccogliere tutti i reperti e i materiali più importanti presenti nei nostri musei. Uno strumento fruibile a tutti che potrà essere utilizzato dagli studiosi, con un primo approccio in remoto ma poi anche sul posto, oppure usato nelle scuole per la divulgazione didattica”.
“Arti e Mestieri nella Maremma dei Musei” è un progetto a cui teniamo moltissimo e siamo felici che finalmente è diventato un progetto concreto – commenta Irene Lauretti presidente del Sistema Musei di Maremma – , una mostra che già dalla scelta di un titolo evocativo si presenta inclusiva per le specificità di ciascuna realtà museale del Sistema, fruibile e pienamente accessibile per la possibilità di affiancare l’esposizione reale dei pezzi selezionati ad una narrazione virtuale. Ci sono stati ritardi causati anche dai tempi tecnici necessari per la digitalizzazione del materiale in oltre 30 realtà museali. Ma ora finalmente siamo in porto – conclude – con un progetto innovativo di grande rilievo che caratterizza il nostro lavoro e apre le porte al futuro dei Musei di Maremma”.