MASSA MARITTIMA – Questa mattina, il Questore di Grosseto, Antonio Mannoni, dopo un momento di gioiosa fraternità e condivisione, ha consegnato al vescovo di Massa Marittima-Piombino, Monsignor Carlo Ciattini, un’ampolla di olio ricavato dai frutti degli ulivi che crescono nel luogo dove trentuno anni fa, il 23 maggio 1992, avvenne la tremenda strage mafiosa di Capaci (PA) in cui perse la vita il giudice Giovanni Falcone insieme alla moglie e ai tre agenti della scorta.
Là oggi sorge un giardino curato dall’associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta), animata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta.
L’olio di Capaci sarà aggiunto all’olio delle nostre terre, benedetto e consacrato in occasione della celebrazione della messa crismale che si terrà domani mattina, giovedì 6 aprile alle ore 10.30 presso la cattedrale di San Cerbone, presieduta dal vescovo Carlo e dai sacerdoti della Diocesi Massa Marittima-Piombino cui seguirà appunto la distribuzione dell’olio santo che potrà essere usato durante l’anno per l’unzione nei battesimi, nelle cresime, per gli infermi e per l’ordine sacro.
«Il dono del frutto di quelle piante di ulivo – sottolinea la diocesi -, nato dalla terra bagnata dal sangue delle vittime di mafia, vuole essere, proprio durante questa Settimana Santa, un segno forte, simbolo di redenzione e di profondità del sentimento religioso, che mai deve perdere di vista la radicalità e l’autenticità del messaggio evangelico».