GROSSETO – La presidente dell’Ordine dei medici di Grosseto, Paola Pasqualini, è stata eletta coordinatrice del gruppo di lavoro sulla medicina di genere della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo).
La prima riunione del team si è tenuta a Roma, nella sede della Fnomceo, alla presenza del presidente Filippo Anelli e del segretario Roberto Monaco: a far parte del gruppo sono 29 professionisti di alto spessore, con grande competenza nel settore, come il professor Walter Malorni, le professoresse Giovannella Baggio e Teresita Mazzei.
La medicina di genere è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come “lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona”. Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita e nella reazione ai nutrienti. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti disuguaglianze legate al genere.
«Sono onorata di poter coordinare questo gruppo di professionisti – dichiara la presidente Pasqualini – con il quale spero di proseguire il percorso fatto dal precedente coordinamento guidato dalla professoressa Mazzei. Gli obiettivi principali del team sono la formazione e l’informazione su un ambito che ancora oggi è poco conosciuto: dobbiamo lavorare per aumentare la consapevolezza sulla medicina di genere e far capire il suo alto valore etico. L’aumento della conoscenza su questo fronte garantisce equità e appropriatezza nelle cure: credo che la diffusione di temi così attuali debba entrare oggi anche nelle strutture periferiche perché tutti i professionisti del settore ne prendano atto e mi impegnerò in questa direzione».
«Un altro aspetto su cui lavorerò è la sensibilizzazione verso i temi legati al genere nelle scuole e nelle università, affinché le nuove generazioni affrontino in modo competente certi argomenti. Il percorso del gruppo sarà supportato dal costante controllo dei dati: tenere ben presente lo stato di fatto permette di agire in modo tempestivo e di indirizzare il nostro lavoro laddove c’è maggiore necessità».