GROSSETO – La strategia è quella di andare uniti, ma Fratelli d’Italia è il primo partito e questo non potrà non contare. Sarà questo il pensiero che guiderà la scelta dei candidati del centrodestra per le prossime amministrative. Non quelle del 2023, ma quelle del 2024, quando i comuni al voto saranno 14.
«La strategia è di andare uniti in tutti i comuni, attraverso il traino di Fratelli d’Italia – afferma il segretario provinciale Luca Minucci -. L’obiettivo è di avere 14 candidati a sindaco provenienti dal nostro partito. Ovviamente ci metteremo al tavolo con gli alleati con l’idea di trovare il miglior candidato possibile».
Poi aggiunge: «Cercheremo di averli tutti noi i migliori candidati possibili. Se poi ci sono candidati calzanti come è successo con Andrea Maule per noi va bene: ci interessano figure spendibili. Dobbiamo vincere i comuni per amministrarli». Insomma, Fratelli d’Italia sa di poter contare sulle urne, e quei voti vuole che pesino anche nelle alleanze.
Più accomodante il deputato Fabrizio Rossi: «Dove è stato possibile andare uniti lo abbiamo fatto. Dove non è stato possibile è stato perché sono emersi personalismi; e certo non per colpa di Fratelli d’Italia. Su Gavorrano abbiamo dimostrato che nel momento in cui c’è una persona spendibile, nuova (Maule ndr), non abbiamo avuto problemi ad appoggiarlo. È stata una scelta frutto di un percorso. Altrove (a Monte Argentario ad esempio ndr) vecchie ruggini non hanno consentito di fare lo stesso».
E su Arturo Cerulli candidato all’Argentario Rossi aggiunge: «È stato già sindaco, ha capito l’importanza di avere il conforto e il sostegno dei partiti politici. Ha chiesto aiuto con la sua lista civica a un partito come il nostro che può far crescere il territorio. Su Luciano Petrucci anche siamo tutti uniti: ha dimostrato di essere un amministratore con gli attributi».
«Lavoriamo per l’unità: ma quando si antepongono i personalismi non possiamo starci. La regola è comunque stare uniti nel centrodestra. Solo così si può vincere i Comuni e la Regione».