GROSSETO – “Il Codice Appalti approvato dal Governo è uno dei target raggiunti dal nostro Paese rispetto alle scadenze del Pnrr” ha spiegato Fabio Carruale, segretario generale Filca Cisl Grosseto.
“È uno strumento – continua Carruale – pienamente operativo che non necessiterà, a differenza del precedente, di una serie di atti di normazione secondaria che spesso sono rimasti inattuati o hanno ricevuto continue modifiche, rallentando di fatto gli interventi. In questo senso un quadro normativo di riferimento chiaro e preciso contribuisce a rendere il sistema certo e stabile”.
C’è però da riflettere sulla piena efficacia del testo e sulla sua effettiva portata innovativa, in quanto, come richiesto da tutti gli attori del sistema, una riforma così importante forse avrebbe avuto la necessità di un periodo di ‘rodaggio’ più lungo rispetto a quanto previsto.
“Crediamo anche che per la reale riforma del sistema dei contratti pubblici – continua Carruale – occorra un’adeguata formazione per gli operatori, una selettiva riqualificazione delle stazioni appaltanti, l’effettiva attuazione della digitalizzazione e una piena interoperabilità delle banche dati pubbliche. Sicuramente la previsione obbligatoria dell’applicazione del contratto nazionale maggiormente rappresentativo a tutta la filiera, compreso il subappalto, è un aspetto di attenzione fondamentale al mondo del lavoro, da valutare in modo positivo”.
Sul subappalto a cascata, previsto dalla normativa comunitaria e oggetto di diverse procedure di infrazione, ricordiamo che è limitato alla non prevalenza dell’opera. A partire dalle norme regolamentari e dagli eventuali correttivi sarebbe opportuno estendere le regole del subappalto anche alle subforniture e alla subcontrattazione, dove riscontriamo irregolarità e violazioni contrattuali.
“La digitalizzazione e la trasparenza sono la giusta strada per la semplificazione, così come la tracciabilità digitale dell’intero ciclo dell’appalto può rappresentare un utile strumento di controllo e prevenzione della corruzione nel settore degli appalti pubblici. Nel complesso il Codice tende a garantire l’interesse prioritario alla realizzazione delle opere, e al contempo a favorire e tutelare i diritti dei lavoratori. Riteniamo utili alcuni correttivi e affinamenti – conclude Carruale – per rendere questo strumento ancora più equo ed efficace, a garanzia della qualità del lavoro e delle risorse pubbliche in un’ottica di sostenibilità non solo ambientale ma anche e soprattutto economico-sociale”.