SCARLINO – «Avremmo preferito evitare di commentare quanto accaduto nell’ultimo Consiglio comunale per il senso di responsabilità che ci ha sempre contraddistinto, ma purtroppo siamo costretti a dover precisare quanto è realmente successo a seguito dello sterile comunicato stampa diramato della giunta scarlinese» affermano i gruppi consiliari per Scarlino, Pensiamo Scarlino, Scarlino insieme, che commentano la «concessione a Venator votata nell’ultimo Consiglio comunale».
«Infatti dalle loro poche parole pare che grazie al loro impegno è stato portato un atto all’attenzione del consiglio, poi approvato all’unanimità, sul delicato e preoccupante iter per lo stoccaggio dei gessi rossi della Venator nei terreni di proprietà comunale presso la piana di Scarlino. Niente di più fuorviante e mistificatorio poiché quell’atto è stato approvato esclusivamente perché emendato dai gruppi di opposizioni in quanto lo stesso, se pur legittimo, non accoglieva quanto indicato dalla Regione».
«L’iter suggerito dalla Regione prevede che l’azienda si faccia carico di presentare un progetto complessivo presso l’ufficio Suap del Comune in modo che quest’ultimo possa poi convocare, in maniera semplificata, una conferenza dei servizi per il rilascio dei titoli necessari all’avvio dei lavori. Questo consentirebbe, inoltre, di non dare alibi all’azienda in quanto chiamata in causa per trovare una soluzione provvisoria dopo gli impegni assunti dalle amministrazioni locali nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori» prosegue la nota.
«L’isolazionismo di questa Amministrazione rischia nuovamente di mettere in seria difficoltà la già fragile economia del territorio, con l’aggiunta dell’ottusità dei nostri amministratori in primis sindaco ed assessore all’Urbanistica che hanno dovuto accettare a denti stretti quanto da noi proposto in Consiglio, correggendo così l’operato del Comune».
«Ormai siamo abituati a queste cadute di stile del governo leghista – continuano i consiglieri di opposizione -, come quella di aver addirittura smentito durante il Consiglio comunale il fatto di non aver votato il vecchio accordo di programma su Montioni nel 2015 durante la precedente consiliatura con le parole della Sindaca che si è limitata a dire “io non c’ero”, quando invece la stessa sedeva sui banchi dell’opposizione».
«Il consiglio che diamo, nuovamente, è quello di gestire queste delicate partite in maniera collegiale con tutti gli Enti coinvolti, avviando quanto prima quell’accordo di programma che veda attori tutti i soggetti interessati al presente ma soprattutto al futuro di questa zona industriale ed evitare che la presuntuosità e l’atteggiamento da primo della classe possano minare il futuro del nostro territorio».