SCARLINO – «Dispiace intervenire sempre per smentire quanto dichiarato dalla minoranza, nello specifico dai gruppi consiliari Pensiamo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino Insieme». Così il gruppo consiliare di maggioranza Scarlino Può in una nota.
«Ormai la tendenza alla mistificazione della realtà, pur di attaccare questa amministrazione, è l’unica costante del loro operato. Anche in quest’occasione le parti politiche che siedono all’opposizione hanno commesso un errore commentando in modo inopportuno un atto tecnico e non politico che riguarda nello specifico la convenzione con la concessionaria del porto turistico del Puntone, Promomar».
«Si legge infatti nell’interrogazione inviata dai consiglieri
che il sindaco avrebbe commesso un grave danno alla comunità prorogando la convenzione perché la società sarebbe inadempiente rispetto alla realizzazione di un parcheggio.
In primis va detto che quella determina cui si riferisce la minoranza conteneva un disciplinare vecchio e non il documento aggiornato, questo per un errore commesso dal funzionario responsabile del procedimento che ha infatti inviato a tutti i consiglieri comunali una pec nella quale veniva spiegato quanto accaduto. Ma, come sempre, si attacca questa giunta prima di accertarsi dei fatti, oltretutto ribadiamo atti tecnici e non politici».
Detto questo, al contrario di quanto accaduto in passato, nel disciplinare che questa amministrazione ha stilato è stata inserita una data precisa entro cui Promomar dovrà realizzare quel famigerato parcheggio, entro la fine del 2024. Chi ha amministrato prima di noi Scarlino invece, quando ha redatto la prima convenzione con la società ha inserito un arco temporale di ben 19 anni per costruire quel parcheggio: quasi due decenni per adempiere ad un obbligo. È grazie a questa amministrazione se dopo oltre 20 anni di attesa, la concessionaria del porto turistico ha finalmente dato il via alla realizzazione delle opere pubbliche previste dalla convenzione, con un tangibile miglioramento della viabilità e della vivibilità della zona. Si millantano “favori” ma è evidente che l’unico obiettivo che ci siamo posti è il bene del nostro territorio, e non ci sembra che sino al nostro insediamento ci fosse questo intento, anzi».