GROSSETO – La necessità di sviluppare una nuova forma di tutela del bosco di Montioni nasce con la legge Regionale 30/2015, che di fatto ha previsto l’annullamento del parco interprovinciale e dell’ Anpil di Montioni con la trasformazione del sir Bandite di Follonica in un’area appartenente alla Rete natura 2000, a favore di un unico sistema integrato delle aree protette di Montioni.
Nel 2018 il protocollo di intesa sottoscritto tra la Regione Toscana, i Comuni di Follonica, Suvereto, Piombino, Massa Marittima e Campiglia Marittima poneva la prima pietra sulla nascita del nuovo parco sotto forma di Riserva Regionale. Si tratta di un percorso amministrativo complesso, che ha visto coinvolti i Comuni e la Regione con spirito collaborativo e unitario, nell’interesse della collettività, per una gestione del patrimonio naturale con importanti sviluppi nel territorio per la salvaguardia e tutela dell’ambiente, ma anche per la valorizzazione e la promozione di tutto il territorio.
Nelle scorse settimane si sono svolti più incontri tra le amministrazioni comunali, e nel mese prossimo proseguiranno con un nuovo tavolo di lavoro al quale seguirà a breve un incontro con la Regione a cui, nel frattempo, è stato comunicato il rinnovo degli accordi e delle volontà.
«Il percorso riavviato per Montioni porterà alla definizione di una nuova Riserva Naturale Regionale – commentano gli amministratori dei Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa – con l’obiettivo di superare le visioni localistiche in un’ottica aperta, di condivisione. Per questo motivo tutti i Comuni coinvolti stanno predisponendo delle proposte operative, corredate di analisi economiche, per mettere in atto interventi di protezione del patrimonio naturale e storico e al contempo di valorizzazione e promozione turistica».