GROSSETO – Inizia oggi, giovedì 23 marzo, il Ramadan, una delle tradizioni più conosciute del mondo islamico per la quale i musulmani osservano un mese di digiuno.
L’inizio e la durata del Ramadan dipendono dal ciclo lunare e quest’anno la celebrazione si concluderà il 22 aprile. In questo periodo i musulmani si asterranno dal mangiare e dal bere fino al tramonto, un atto di devozione che, come in molte alte culture, serve a concentrarsi sui principi religiosi e sui valori positivi, ricordando il mese in cui avvenne la prima rivelazione del Corano a Maometto.
«Durante il Ramadan – dichiara Durim Mema, membro della comunità islamica – l’anima e il corpo si temprano, per questo è considerata una vera e propria scuola dove l’individuo e la società sono dotati degli insegnamenti più preziosi».
Una delle attività più importanti praticate dai fedeli è la preghiera. Oltre ai rituali quotidiani si aggiunge infatti la preghiera “Tarawih” che arriva a durare anche un’ora e ha lo scopo di rafforzare la fede e il rapporto con il Corano.
Non è solo un periodo di preghiera però, dato che lo scopo del Ramadan è anche quello di eliminare i pensieri negativi e consolidare i rapporti facendo del bene al prossimo e dedicandosi agli altri. La generosità, la beneficenza e il volontariato sono quindi pratiche incentivate in questo periodo.
«È il mese del pentimento, del ricordo, dell’adorazione di Dio e dell’aumento delle buone azioni della bontà e della prosperità – commenta Mema – Il mese delle immense ricompense e dei doni. Dio dice “Per ogni buona azione, la ricompensa sarà data dieci volte e più, e il digiuno è mio e lo ricompenserò in modo speciale”».
Molto presente anche in Toscana e in Maremma, la comunità islamica celebrerà la fine del Ramadan il 22 aprile con l’Eid, un giorno durante il quale ci si ritrova per festeggiare e condividere insieme piatti tipici della cucina mediorientale.