GROSSETO – «Volgendo le spalle a Vivarelli Colonna e intonando “Bella Ciao” abbiamo inteso contestare non l’istituzione, ma l’operato di una maggioranza che si ispira a valori contrari allo spirito antifascista» così Romeo Carusi, del comitato direttivo Anpi Elvio Palazzoli commenta quanto avvenuto ieri a Maiano Lavacchio.
«Con diverse e tutte valide argomentazioni, gli oratori che si sono succeduti hanno chiesto al sindaco di Grosseto di ritirare la delibera assunta dalla giunta comunale per intitolare una via al fascista Almirante e un’altra a una storicamente assurda “riconciliazione nazionale”».
«A Maiano Lavacchio, in occasione della commemorazione dell’eccidio del 1944, i partiti della sinistra, il sindacato, le associazioni sociali e i singoli cittadini, superando le differenze, si sono trovati uniti sotto la bandiera dell’antifascismo.
«Invitiamo tutti a firmare la petizione per chiedere al prefetto di Grosseto di non avallare la delibera del comune, ma dopo quanto è accaduto oggi e dopo le richieste avanzate unanimemente dagli oratori, riteniamo che non sia sufficiente e che si possa e si debba fare molto di più. Dobbiamo costringere la giunta comunale a ritirare la delibera approvata e far si che tale progetto venga definitivamente abbandonato, anche attraverso la convocazione di una manifestazione antifascista» continua Anpi.
«L’invito è anche ad incontrarsi al fine di costituire un comitato antifascista al quale possano aderire tutte le organizzazioni e i cittadini, a partire da quelli oggi presenti a Maiano Lavacchio, rinsaldando l’unità antifascista verificatasi oggi nell’azione comune. E’ stata una bella giornata, facciamo in modo che ce siano altre».