GROSSETO โ Milly, un golden retriever, Poldo, un bulldog francese, Luna, un pastore tedesco, Baffino, un barboncino e lโormai famoso Bernardo, anche lui un golden, sono solo alcuni degli angeli a quattro zampe che allโospedale Misericordia hanno varcato le porte delle Cure palliative per allietare il tempo dei pazienti ricoverati, per i quali non esiste possibilitร di guarigione.
La Pet therapy a Grosseto รจ partita nel 2015, proprio dallโHospice, dove tuttora viene svolta periodicamente, grazie allโassociazione Dog4Life di Grosseto i cui volontari accompagnano due o tre cani, adeguatamente addestrati, in reparto, compreso Bernardo, ormai prossimo alla โpensioneโ, per farli interagire con i pazienti attraverso il contatto.
Chi di noi non ha mai provato un senso di calma e tenerezza accarezzando il pelo morbido di un cane, di un gatto o solo vedendoli girellare allegramente intorno?
Numerose evidenze scientifiche dimostrano le potenzialitร dellโimpiego degli animali, in particolare quelli da affezione, come โstrumentoโ di cura, negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui le persone sono lontane dallโaffetto dei propri cari. La presenza di un animale agisce come un sorta di proiezione verso lโesterno, oltre le mura del luogo di cura, favorisce un sentimento di serenitร e offre argomenti di conversazione stimolando la comunicazione e le relazioni sociali. I benefici della pet therapy sono molteplici. Anche pochi minuti trascorsi con un animale da compagnia abbassano il livello di cortisolo, lโormone dello stress, mentre aumenta la serotonina, che regola il benessere e lโossitocina, che governa il comportamento. Allo stesso tempo, la pet therapy genera un incremento delle quantitร di ormoni e neurotrasmettitori che determinano emozioni positive (endorfine e dopamina),ย portando a un miglioramento dellโumore.
โDi storie incredibili sul benessere dei nostri pazienti grazie alla compagnia di un animale, soprattutto dei cani, ne potrei raccontare a decine โ riporta la dottoressa Anna Paola Pecci, direttore UF Cure Palliative del Misericordia โ โFarmaco altroโ รจ cosรฌ che mi piace chiamare lโinfluenza positiva che i cani riescono ad avere sulle persone malate e ancora di piรน su chi, come i pazienti in Hospice, sa di non avere ancora molto da vivere davanti a sรจ. Piรน volte รจ capitato che dopo lโincontro con i nostri amici pelosi, i pazienti non avessero bisogno degli antidolorifici e questo non ha prezzo. Se le cure palliative si intendono a 360 gradi, lโHospice senza animali domestici sarebbe ormai impensabile, tanti sono i benefici dimostratiโ.
NellโHospice grossetano non entrano solo gli animali delle associazioni, ma, grazie a un protocollo predisposto dalla direzione di presidio e il servizio veterinaria, รจ possibile anche accogliere gli animali domestici degli stessi degenti che ne richiedono la compagnia o per cui i familiari reputino utile la presenza. Eโ cosรฌ che a sorpresa รจ arrivato Poldo nel giorno del compleanno del suo padrone Mario (nome di fantasia) che da quel momento รจ come rifiorito.
โSono passati degli anni, ma ricordo nitidamente lโespressione di estremo stupore di Mario e il grande sorriso che allโimprovviso gli illuminรฒ il viso alla vista del suo amato Poldo, un momento che non dimenticherรฒ โ racconta ancora Pecci โ Il bulldog rimase con noi per un mese e Mario sembrava davvero aver recuperato energie e voglia di fare: passava piรน tempo al sole in terrazza, si fece accompagnare al mare e per lโultimo dellโanno, addirittura cucinรฒ per gli infermieri. A vedere i suoi occhi quasi non sembrava che stesse invece combattendo la sua ultima battaglia contro una malattia inesorabile. Amo gli animali e adoro i miei cani, ma solo lavorando qui, mi sono realmente resa conto del valore terapeutico di queste creature, per i pazienti significa avere accanto uno di famiglia, riaffacciarsi alle abitudini di vita che fanno parte della qualitร e della dignitร della persona. Abbiamo avuto cani e gatti, sono esseri con aspetti umani incredibili, con una sensibilitร inaspettata. Un esempio su tutti: negli anni, ho imparato a interpretare i loro comportamenti in reparto e quello che mi lascia ogni volta senza parole รจ la loro capacitร di percepire che la morte del proprio padrone รจ prossima. Quando questo accade, di punto in bianco escono dalla stanza e non vogliono piรน entrare, da lรฌ a poco, puntualmente, il pazienze ci lascia. Eโ quasi come se sentissero il momento in cui lโanima abbandona il corpo del padrone. Gli animali sono speciali e in Cure palliative danno un enorme supporto ai degenti e anche agli operatoriโ.