FOLLONICA – È stata presentata in Comune a Follonica “Rispetta la posidonia”, l’iniziativa che mira a sensibilizzare i cittadini e i turisti al rispetto per questa pianta, presente sulle spiagge e scambiata troppo spesso per un ospite indesiderato.
«La posidonia è un po’ un organismo misterioso – dichiara l’assessore Politiche ambientali e della sostenibilità Mirjam Giorgieri – È intorno a noi ma spesso viene scambiata per altro, per sporcizia o per alghe. In realtà la posidonia è la cartina tornasole dello stato di salute del nostro ecosistema. Da qui nasce questo progetto».
«Dallo sgradevole episodio accaduto la scorsa estate, quando un gruppo di persone rimosse la posidonia dalla spiaggia pensando di “ripulirla”, abbiamo voluto far nascere qualcosa di utile per la cittadinanza, allargando la conoscenza del luogo nel quale viviamo. Da quello spunto fu evidente quanto poco si conosca il nostro territorio e il nostro ecosistema. E, di conseguenza, quanto poco lo si rispetti. Abbiamo il dovere morale di proteggere e preservare, e in questo caso lo faremo grazie alla Lega navale, che non solo si occuperà di diffondere una serie di cartelli informativi ma ha realizzato anche un infopoint all’acquario comunale di via Zara per fare informazione. Non tutti agiscono in mala fede, in molti magari non conoscono come ci si deve comportare. Dalla Lega navale e dall’Amministrazione comunale questo progetto si è ulteriormente allargato anche agli stabilimenti balneari. Al mare il punto di riferimento sono le torrette: ringrazio quindi il Consorzio Balneari di Follonica e la società Salvamento, siamo tutti qui per promuovere atteggiamenti rispettosi per il nostro territorio».
«Mi interesso della parte ambientale del Golfo di Follonica ormai da anni – dichiara Antonino Vella della Lega navale italiana – Al circolo sub abbiamo degli acquari per far capire ai visitatori cosa c’è sotto. Di solito si parte dai pesci ma io parto sempre dalla posidonia, perché tra tutti gli esseri marini è quello più importante. Il 70 per cento dell’ossigeno che respiriamo viene dalle piante marine. Tutti continuano a parlare di alghe ma in realtà la posidonia è una pianta che fa fiori e frutti».
«È un banco stabilizzante dei fondali. I fondali del Golfo si sono bloccati nei millenni grazie alla posidonia, grazie alle “matte” (montagne di posidonia) che nei secoli hanno prodotto un cordolo e da lì si sono formati i paduli che poi sono diventati le spiagge che conosciamo. Solo ultimamente gli uomini vedono la posidonia come una forma di sporcizia da togliere. Qui i bagnini avranno una funzione importante, perché avranno il compito di far capire ai bagnanti che quella in realtà è l’erba del mare e non può essere eliminata. È importante che la posidonia rimanga. Bisogna fare in modo che tutti sappiano cos’è: noi ci proviamo anche con le scuole, facciamo capire ai ragazzi che questo è un tratto di mare benedetto, questo equilibrio ambientale va mantenuto».
«Siamo felicissimi di partecipare al progetto – ha detto Daniele Braccini, del consorzio Salvamento – Ogni anno facciamo progetti ambientali per le spiagge e includeremo, con piacere, anche questo. Porteremo la cartellonistica all’interno degli stabilimenti per dare un servizio importante a chi frequenta le spiagge del Golfo».
«Partecipiamo con entusiasmo a questo progetto – dice Giorgio Lolini della società Salvamento sezione di Follonica – Siamo molto attenti ai temi ambientali e vogliamo portarli avanti. Quella della posidonia è un tema a noi caro, perché vediamo ogni anno quanta confusione generi una scarsa conoscenza dell’argomento».
La degradazione delle foglie è alla base delle catene alimentari costiere, e questo aiuta a mantenere nutrita la presenza di pesci. Inoltre, i cordoni che si spiaggiano sono un formidabile strumento per smorzare la forza delle onde, consentendo alla sabbia di depositarsi ed essere trattenuta.