MAGLIANO IN TOSCANA – Creare un percorso cicloturistico che da Pereta porti al mare, passando per Magliano, Montiano e Cupi, per rendere il territorio di Magliano più attrattivo per i turisti creando anche posti di lavoro legati alla realizzazione, al mantenimento della ciclopista e all’accoglienza turistica. Questo in pratica uno degli obiettivi di Gabriele Fusini, candidato sindaco del Comune di Magliano in Toscana con la lista civica “Magliano 2028”.
“La ciclopista che abbiamo in mente – spiega Fusini – parte da Pereta, passando per Magliano e dunque valorizzando una parte archeologica del percorso. Pedalando verso Montiano e Cupi, in direzione del Collecchio, si potrebbe continuare verso Cala di Forno o deviare per Alberese, o ancora tagliare verso Sant’Andrea e sfruttare l’argine del fiume Albegna. Tutti percorsi naturali e realizzabili, da far sviluppare a esperti del settore, con una segnaletica chiara e una manutenzione costante dei sentieri, accompagnata da una promozione tramite canali nazionali, tra i quali giornali e riviste di settore, per rendere Magliano tra le mete più ambite in Italia”.
E parlando di promozione turistica il candidato lancia alcune idee: “Negli anni grazie al mio lavoro ho costruito relazioni importanti, anche con testate giornalistiche blasonate come ad esempio il Corriere dello sport, le quali sono pronte ad aiutarci nell’organizzazione e nella divulgazione di articoli e materiale informativo sui nostri percorsi e sulle bellezze storiche, archeologiche e naturalistiche del nostro territorio. Ma per completare il progetto sarà fondamentale coinvolgere attivamente le imprese locali che si occupano di ricettività turistica e di cicloturismo, come gli agriturismi, i ristoranti, i noleggi o i punti di riparazione e rimessaggio bici. L’obiettivo è incrementare i flussi turistici in termini di presenze, creando nuovi posti di lavoro e diversificando l’offerta dei servizi dedicati al ciclista, sempre nell’ottica di un turismo sostenibile e inclusivo, volto alla valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti tipici”.
Anche su come farlo ha le idee chiare. “Dovremo inizialmente coinvolgere tecnici ed esperti del settore per tracciare nuovi percorsi, individuando, migliorando e sfruttando quelli esistenti, confrontandoci, poi, con i privati proprietari per la restante parte. Fatto questo, tradurremo tutto in un progetto e reperiremo le risorse grazie a finanziamenti già attivi e disponibili per questo tipo di progetto. Il passo successivo sarà quello di appaltare e realizzare l’opera, promuovendo poi la nostra offerta turistica a livello locale, regionale e nazionale. Le risorse per farlo ci sono – conclude Fusini – perciò non ci resta che preparare la bicicletta!”.