In collaborazione con Adnkronos
Oltre 1,7 miliardi di euro di investimenti il Toscana entro il 2032, la prima regione nel Centro Italia per investimenti. Lo stabilisce il Piano di Sviluppo 2023 del gestore della rete elettrica nazionale, presentato a Roma nei giorni scorsi.
“Gli investimenti inseriti nel Piano di Sviluppo 2023 sono i più alti mai previsti da Terna e consentiranno di abilitare in maniera determinante la transizione energetica e il conseguimento degli obiettivi che l’Europa e l’Italia si sono dati”, ha dichiarato Stefano Donnarumma, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna. “Mai come oggi, in un contesto particolarmente sfidante, è necessario uno sforzo di programmazione di lungo periodo, un coordinamento fra le istituzioni che consenta all’Italia di cogliere tutte le opportunità che la transizione porta con sé. Le fonti rinnovabili rappresentano il nostro petrolio: abilitarne la diffusione e l’integrazione fa parte della nostra missione di registi del sistema elettrico e sarà determinante per la sicurezza energetica del nostro Paese”.
La principale novità introdotta dal Piano di Sviluppo 2023 è la rete Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In aggiunta agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all’integrazione di capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11 miliardi di euro.
Tra queste, l’opera “HVDC Milano-Montalto” che servirà per bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda di energia. L’elettrodotto collegherà il Lazio alla Lombardia tramite una dorsale di oltre 400 km e comprenderà un tratto marino da Montalto (Viterbo) ad Avenza (Massa Carrara), l’ammodernamento e la riconversione a 500 kV in corrente continua di linee aeree esistenti dalla zona di Avenza verso il sud della Lombardia. Per le stazioni di conversione si prediligeranno siti industriali dismessi, in ottica di una maggiore sostenibilità e sinergia con asset esistenti.
Il nuovo collegamento “Central Link” che ricostruirà, sul medesimo tracciato, gli elettrodotti a 220 kV tra Umbria e Toscana, e collegherà le stazioni elettriche di Villavalle (Terni) e Santa Barbara (Arezzo). Lo sviluppo dell’opera permetterà di trasferire in sicurezza l’energia dal Centro Italia verso le aree di carico della Toscana.
Il Piano 2023 conferma anche il progetto Sa.Co.I.3, collegamento tra i sistemi elettrici della Sardegna, della Corsica e della penisola italiana.
A livello regionale, è previsto inoltre il completamento della linea a 380 kV “Colunga – Calenzano”, di oltre 80 km, che collegherà le stazioni elettriche esistenti di Colunga, in provincia di Bologna e Calenzano in provincia di Firenze, garantendo maggiore efficienza e capacità di scambio tra le aree Nord e Centro-Nord. L’infrastruttura verrà realizzata in sostituzione dell’attuale elettrodotto costruito oltre 60 anni fa e consentirà di restituire alle comunità locali oltre 200 ettari di territorio grazie alla demolizione di circa 106 km di vecchie linee aeree e alla realizzazione di 16 km di nuove linee in cavo interrato.
Entrerà in esercizio nell’arco di Piano anche il collegamento sottomarino tra l’Isola d’Elba e la terraferma. L’infrastruttura da circa 140 milioni di euro, lunga 37 km e completamente ‘invisibile’, contribuirà a migliorare la qualità del servizio elettrico locale, garantendo importanti benefici in termini di sicurezza, affidabilità e sostenibilità ambientale. A fine febbraio Terna ha avviato le attività di posa del cavo sottomarino a 132 kV.
La realizzazione di una nuova stazione a 380 kV nell’area di Piombino, consentirà di migliorare l’affidabilità del servizio e la qualità di esercizio ottimizzando le infrastrutture sul territorio e minimizzandone l’impatto complessivo, anche grazie alla razionalizzazione degli asset esistenti.
Terna, con 215 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Toscana oltre 5.613 km di linee in alta e altissima tensione e 55 stazioni elettriche.