GAVORRANO – Sono passate sette anni da quando la giovane studentessa Elena Maestrini il 20 marzo 2016 è rimasta vittima dell’incidente Erasmus in Spagna. Il pullman su cui viaggiava la ragazza maremmana si schiantò sull’autostrada tra Valencia e Barcellona, nell’incidente morirono 13 ragazze, sette erano italiane.
Le famiglie delle vittime ancora oggi sono in attesa di giustizia, perché tra archiviazioni e ritardi giudiziari non sono mai stati individuati i responsabili della strage. L’unico indagato dell’incidente è l’autista spagnolo che nella tragica notte era al volante dell’autobus che trasportava le 57 studentesse coinvolte.
Come ogni anno, istituzioni e associazioni ricordano le giovani vittime dell’incidente.
Il ricordo in Toscana
Lunedì 20 marzo all’Università di Firenze, dove studiavano le tre ragazze toscane Elena Maestrini, Lucrezia Borghi e Valentina Gallo, la rettrice Alessandra Petrucci; la prorettrice alla didattica, orientamento e servizi agli studenti Ersilia Menesini; la delegata ai rapporti internazionali e accordi multilaterali Giorgia Giovannetti; il presidente della Scuola di Economia e Management Andrea Paci e la direttrice del Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa Maria Elvira Mancino renderanno omaggio alla memoria delle tre studentesse all’ingresso dell’Aula magna del Campus delle Scienze sociali a Novoli dove è posta una lapide in loro ricordo.
Il ricordo in Maremma
Anche quest’anno, in occasione dell’anniversario dell’incidente Erasmus in cui perse la vita Elena Maestrini, l’Auser Gavorrano si ritroverà nel “Giardino dei sogni”, adiacente alla sede dell’associazione, per commemorare la studentessa di Bagno di Gavorrano a sette anni dalla tragedia.
Una breve cerimonia in cui sarà depositato un mazzo di fiori sul ceppo all’interno del parco. All’iniziativa parteciperanno anche i genitori Roberta e Gabriele Maestrini.
L’appuntamento (aperto al pubblico) è per lunedì, 20 marzo, alle 17 in via Mameli a Bagno di Gavorrano.
Sull’incidente Erasmus IlGiunco.net ha prodotto un podcast a quattro puntate dal titolo “La figlia d’Europa”. Lo potete ascoltare a questo LINK.