GROSSETO – Ieri il sindaco di Grosseto ha reso nota la notizia che è stata individuata la località dove intitolare due nuove vie nella “giornata di pacificazione”, rispettivamente una a Giorgio Almirante e l’altra ad Enrico Berlinguer.
«Giorgio Almirante è stato un fascista della peggior specie – afferma Potere al Popolo Grosseto -: un razzista, un antisemita, un fucilatore di partigiani. Questo lo sanno bene i vecchi maremmani. Da queste parti ancora lo si ricorda per il “manifesto della morte”; apparve su tutti i muri della zona amiatina e in Val di Cecina, così come nei paesi delle colline sopra Grosseto, nel maggio del ‘44. Vi era stampata sopra la riproduzione dell’ultimatum di Mussolini ai militari che dopo l’8 settembre avevano raggiunto i Partigiani in montagna, e veniva intimato loro il tempo di 30 giorni per consegnarsi ai tedeschi e ai fascisti. In caso contrario sarebbero stati fucilati».
«Dopo il 25 aprile scappa e si dà alla clandestinità, ma dura poco il suo peregrinare, perché le forze antifasciste firmarono un perdono nell’autunno del ’46. Pochi mesi dopo, a dicembre, fonda con Pino Romualdi e Augusto De Marsanich il Movimento Sociale Italiano. Partito che ha coperto stragisti, assassini e stupratori di ragazze (Massacro del Circeo)».
«Potere al Popolo Grosseto chiama a raccolta tutta la cittadinanza che si riconosce nei valori antifascisti ad opporsi a questa spregevole iniziativa. Non vogliamo una via alla memoria di questo sgradito individuo. La storia non si dimentica».