GROSSETO – Il team della Neurologia dell’ospedale Misericordia a disposizione dei cittadini per la Settimana del Cervello, dal 13 al 19 marzo.
A partire da mercoledì 15 marzo, i professionisti grossetani dedicheranno un’ora a fornire tutte le informazioni utili e necessarie riguardo ai servizi specialistici Asl, in essere in provincia di Grosseto, deputati alla presa in carico e cura di pazienti con patologie neurologiche. Gli appuntamenti informativi, ad accesso libero e ognuno focalizzato su una particolare malattia, si terranno presso il Polo ambulatoriale di Area Medica dell’ospedale Misericordia di Grosseto, secondo il seguente programma:
– Cefalee: 15 marzo, ambulatorio 22, 13.30 – 14.30;
– Sclerosi multipla: 16 marzo, ambulatorio 21, 13.30 – 14.30;
– Parkinson: 16 marzo, ambulatorio 22, 14 – 15;
– Declino cognitivo: 16 marzo, ambulatorio 21, 14.30 – 15.30;
– Malattie neuromuscolari: 16 marzo, ambulatorio Neurofisiopatologia, II piano (scala centrale), 13.30 – 14.30;
– Epilessia: 17 marzo, ambulatorio 21, 13.30 – 14.30;
– Malattie cerebrovascolari: 17 marzo, ambulatorio 22, 13.30 – 14.30.
“La sfida globale lanciata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives nel 1992 dà l’opportunità di concentrare l’attenzione sulle scienze del cervello e sull’importanza della ricerca in questo ambito. In Italia la Settimana del Cervello è promossa da Hafricah.net, portale di divulgazione neuroscientifica che dal 2007 fa divulgazione dei più recenti studi del settore – afferma il dottor Roberto Marconi, direttore Neurologia del Misericordia e di Area funzionale -. La medicina moderna ha molto rivalutato nel tempo tutto ciò che mantiene la salute, specie per il nostro sistema nervoso. Infatti, le malattie neurologiche che possono interessare sia il sistema nervoso centrale (encefalo, midollo spinale, organi di senso), sia il sistema nervoso periferico (nervi e muscoli), rappresentano globalmente nel mondo occidentale e in via di sviluppo circa il 30% di tutta la patologia umana, con un enorme carico assistenziale per la disabilità che esse causano. Ciò spiega anche la mole di attività di ricerca biomedica e di base che viene condotta su tali patologie, con la finalità da una parte di comprendere più affondo il funzionamento del nostro sistema nervoso, cervello in primis, dall’altra di curare in modo ancora più efficace le gravi affezioni che lo colpiscono”.