GROSSETO – «Apprendiamo con profonda inquietudine che la Giunta comunale ha deciso di intitolare una via di Grosseto a Giorgio Almirante a favore di una fantomatica pacificazione nazionale. Vogliamo ricordare a tutti che Giorgio Almirante è stato un fascista al servizio dei nazisti che occuparono l’Italia, un ferale connubio che ha causato tanti lutti anche nella nostra provincia» affermano l’Anpi provinciale “Norma Parenti” e le sezioni della città di Grosseto.
«Questa notizia fa ancora più male perché tra pochi giorni, il 22 marzo, ricorre il 79° anniversario dell’eccidio di Maiano Lavacchio. Undici giovani vennero fucilati dai fascisti della cosiddetta Guardia repubblicana dopo un rastrellamento condotto con la Feldgendarmerie tedesca. Tra i mandanti morali di quell’eccidio vi era proprio il capogabinetto Giorgio Almirante, come risulta dal manifesto che la prefettura di Grosseto fece affiggere».
«Oggi la Giunta comunale di Grosseto decide di “omaggiare” colui a cui è ascrivibile la responsabilità di aver causato tanti lutti e tanto dolore. Riteniamo che nel ricordo delle innumerevoli vittime del fascismo quella via debba essere invece intitolata ai “Partigiani caduti per difendere la nostra libertà”».
«Siamo certi che tutte le forze convintamente democratiche ed antifasciste, a partire dai sindacati, dalle associazioni, dai partiti, dai movimenti e dai comitati, saranno pronte ad unirsi all’Associazione nazionale partigiani d’Italia in occasione delle opportune ed urgenti iniziative pubbliche che saranno promosse per scongiurare un simile scempio della memoria e dei caduti per la libertà, bene supremo peraltro sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana nata dalla Resistenza».