CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Primi in provincia secondi in regione. Per tasse, imposte e altri proventi» Ianetta Giannotti e Aldo Iavarone consiglieri comunali di opposizione de l’Alternativa, parlando Castiglione della Pescaia.
«Noi dell’Alternativa vogliamo far presente alla nostra cara sindaca Elena Nappi che questo non può essere motivo di vanto. La dichiarazione della sindaca è stata: “Questo risultato è un’attestazione di equità dell’operato dell’amministrazione”. Chiediamo quindi: qual è l’equità e qual è l’operato dell’amministrazione nel far pagare ai propri cittadini più del doppio della media che pagano i comuni della provincia di Grosseto e della regione Toscana? A fronte di quali servizi offerti dal Comune all’altezza di questi introiti?».
«Proprio nei giorni scorsi abbiamo fatto presente, dopo aver ascoltato i cittadini del territorio, lo stato di abbandono delle frazioni del comune di Castiglione della Pescaia, i cui cittadini pagano ovviamente il livello di tasse imposte dall’amministrazione comunale – prosegue l’Alternativa -. Non per ultimo ricordiamo che a fronte di tasse altissime pagate, alle frazioni è stata più volte staccata la luce nelle ore notturne. Parliamo di illuminazione, un servizio di base a nostro parere minimo per garantire la sicurezza dei cittadini».
«Servizi di base, non come rappresentazioni ed eventi con costi elevati: ricordiamo infatti che nel 2022 ben quattro volte sono stati effettuati spettacoli pirotecnici. Nessun problema se non fosse che a farne le spese sono i cittadini. Senza contare il fatto che oltre a servizi di base mancanti, non è presente una programmazione sull’ambiente e sul turismo».
«Ci sembra, ma saremo felici di essere smentiti, che per eventi straordinari, per incarichi dati a pochi eletti e per le decine di viaggi dell’amministrazione fuori regione, a spese dei contribuenti, le spese amministrative siano fuori controllo a tutti i livelli. Mentre per il decoro urbano, per la sicurezza del territorio, per una rete internet veloce e, in generale, per i servizi di base ai cittadini non ci sono i fondi: Perché?» conclude la nota.