ROCCASTRADA – “Quando le proposte sono giuste, concrete e, soprattutto, sono fatte nell’interesse dei cittadini è facile trovare una quadra ed arrivare ad atti condivisi. Questo è accaduto con la mozione sulla sanità, che è stata approvata questa mattina all’unanimità nel consiglio comunale di Roccastrada”.
Così il gruppo consiliare Lega, con i consiglieri Ulderico Brogi, Paolo Pazzagli e Lorenzo Piras. “La nostra precedente mozione – spiegano i consiglieri – aveva aperto un dibattito che ci aveva portato a ritirarla per giungere ad un atto condiviso che desse mandato, e dunque la forza di tutti i cittadini rappresentati i consiglio indipendentemente dalle appartenenze, al Sindaco e alla Giunta di fare proposte a tutti i livelli, dal Governo centrale a quello regionale, fino alla Asl, per porre rimedio alle criticità che si sono aperte sul nostro comune con la carenza di medici. Proposte che hanno visto unire quelle della maggioranza con quelle dell’opposizione, che sono state il frutto di vari incontri avuti sul territorio, anche separatamente, e con i rappresentanti istituzionali di ogni colore. Tutti hanno compreso lo spirito di quelle proposte che, in alcuni casi sono state comuni, in altre frutto di un lavoro di sintesi, ma che alla fine vanno a convergere in una mozione firmata dai tre capigruppo, di maggioranza e di opposizione, e che speriamo possa portare a risultati concreti”.
Ulderico Brogi, Paolo Pazzagli e Lorenzo Piras concludono con una riflessione. “Troppo spesso – spiegano i consigliere della Lega – le proposte fatte dall’opposizione vengono bollate come strumentali e fumose, ma non è così. Possono essere frutto di una visione diversa delle cose, ma mai della casualità e della polemica. Per questo siamo soddisfatti di aver dimostrato che anche il nostro contributo può rivelarsi prezioso, oltre che essere di stimolo a chi governa. Nel nostro caso siamo particolarmente soddisfatti che anche la maggioranza abbia recepito la necessità di restringere gli ambiti zonali per permettere una più facile alternanza di medici da, e per, le aree disagiate, e la possibilità di incentivare coloro che accettano incarichi nelle stesse, oltre alla possibilità di facilitare l’affidamento di quelli provvisori”.