GROSSETO – “Non ci ha colto di sorpresa la sentenza del Consiglio di Stato sul blocco della proroga alle concessioni demaniali – afferma Andrea Fidanzi, presidente provinciale e vicepresidente regionale di Confartigianato Imprese Demaniali – si era già espresso così in passato il Consiglio di Stato e ha mantenuto tale posizione. Ce l’aspettavamo anche a seguito del recente confronto che abbiamo avuto con i nostri legali e con lo stesso presidente nazionale Mauro Vanni prima dell’evento nazionale Balnearia”.
“Ecco perché come ho più volte ribadito, la nostra strategia è quella di prendere atto di ciò che è ragionevole chiedere per chiederlo con forza e massimizzare i possibili risultati. Quindi accettiamo sì andare a bando, ma con la pretesa di avere dalla legge una serie di tutele e di parametri che dovranno caratterizzare le procedure pubbliche per evitare un’applicazione impropria della direttiva Bolkestein. Prima tra tutte, la tutela del diritto di impresa, perché è chiaro che il bando riguarda la concessione del sedime, ma l’impresa che c’è sopra, non può essere espropriata senza un’adeguata tutela e adeguati indennizzi. Inoltre, i bandi dovranno tener conto e premiare esperienza e capacità professionale. Chi non ha mai gestito una spiaggia non potrà essere messo sullo stesso piano di chi ha maturato questa professionalità, altrimenti si rischia di distruggere non solo una categoria – quella dei balneari – ma l’intero comparto turistico della costa, che comprende alberghi, ristoranti e campeggi che vivono proprio attorno alla qualità della nostra offerta estiva belneare. Non si tratta di difendere gli attuali gestori degli stabilimenti ma un intero sistema economico”.
“A questo punto è importante capire se la valutazione della ‘limitatezza della risorsa’ che è l’elemento su cui si decide di andare a bando, secondo quanto previsto dall’articolo 12 della Bolkestein, verrà fatta a livello nazionale, come auspichiamo – prosegue Fidanzi – oppure a livello comunale, perché questo comporterebbe un’ulteriore confusione con una interpretazione che varia da comune a comune. Credo che sarà importante adesso più che mai, affrontare questa difficile situazione tutti uniti, chiedendo al Governo ciò che è possibile chiedere e tenendo sempre ben presente l’orientamento giurisprudenziale europeo, per ottenere il massimo dell’ottenibile”.