ROCCASTRADA – Il Consiglio Comunale di questa mattina ha approvato all’unanimità dei voti, una mozione che dà mandato a Sindaco e Giunta Municipale di attivarsi nei confronti del Governo e del legislatore nazionale affinchè vengano resi più rapidi i percorsi di formazione specifica per i medici di medicina generale e sia facilitato l’accesso all’esercizio di tale professione, per rispondere con maggiore adeguatezza ai crescenti fabbisogni riscontrati in molti territori toscani, tra cui il Comune di Roccastrada, valutando una rimodulazione degli accessi alla facoltà di Medicina tale da soddisfare le esigenze derivanti alle attuali carenze.
Sindaco e Giunta hanno ricevuto anche il mandato ad attivarsi nei confronti della Regione Toscana affinchè intervenga per sopperire alla carenza di medici di medicina generale e di pediatri di libera scelta sul territorio, prevedendo forme di incentivazione laddove i medici siano chiamati ad operare in territori disagiati ed a verificare la possibilità di mettere comunque in atto tutta una serie di misure volte a superare l’attuale situazione di disagio che stanno vivendo le realtà periferiche come il territorio del Comune di Roccastrada.
“Sono soddisfatto – queste le parole del Sindaco Francesco Limatola – che il Consiglio Comunale abbia approvato all’unanimità un documento condiviso in più riunioni della conferenza dei capigruppo, che ringrazio. Ringrazio altresì tutti i consiglieri per il loro contributo concreto, a prescindere dall’appartenenza politica, finalizzato alla risoluzione di problematiche che interessano la collettività . La stesura del documento che abbiamo approvato questa mattina è stata il frutto di un sereno e costruttivo confronto che insieme alla Giunta Comunale abbiamo fatto anche con la popolazione attraverso una serie di assemblee nelle quali l’ascolto dei cittadini è stato fondamentale. Personalmente mi farò carico di portare sul tavolo delle istituzioni nazionali e regionali tutte le problematiche che sono emerse e le proposte che abbiamo condiviso per cercare soluzioni finalizzate al superamento delle criticità del territorio”.
In allegato il testo della mozione approvata dal Consiglio Comunale di venerdi 10 marzo.
MOZIONE CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: Carenza dei medici di medicina generale e dei pediatra di libera scelta
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che:
– i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta sono figure essenziali dell’organizzazione
sanitaria complessiva. Essi costituiscono il primo contatto della persona, della famiglia e della comunità
con il sistema sanitario e rappresentano pertanto un riferimento fondamentale per le scelte relative ai
servizi sanitari, per l’educazione a stili di vita salutari e per l’adozione di comportamenti appropriati in
situazioni di malattia;
– la pandemia da COVID-19ha fatto emergere la necessità di rafforzare ulteriormente la sanità
territoriale a partire dai servizi di continuità assistenziale, garantiti proprioanchedal medico di medicina
generale e dal pediatra di libera scelta;
– la sanità territoriale risulta essere indispensabile per la presa in carico dei bisogni di salute delle nostre
comunità sempre più influenzate dall’invecchiamento, dalle malattie croniche, dalle disabilità, dalle
fragilità, dalla salute mentale, dalle dipendenze.
Rilevato che:
– da tempo, anche in Toscana viene segnalata la criticità di reperire medici di medicina generale in molte
aree del territorio, con particolare riferimento a quelle interne e insulari;
– anche il Comune di Roccastrada vive il disagio della suddetta mancanza dei medici di medicina
Generale e l’assenza totale, dal 1 gennaio 2023, del pediatra di libera scelta;
– in virtù di questa carenza l’azienda sanitaria Toscana sud est ha fatto ricorso, per i medici presenti sul
territorio, all’innalzamento del massimale consentito (1800 assistiti);
– tale innalzamento del massimale consentito è risultato essere insufficiente e, conseguentemente, in
molti casi si è reso necessario la scelta verso comuni / località limitrofe con maggiore disponibilità di
medici, con fortissimi disagi per gli assistiti molti dei quali anziani e fragili;
– l’assenza del pediatra di libera scelta nel territorio comunale ha comportato la scelta in comuni
limitrofi con disagi per le famiglie;
– la carenza di personale sarebbe riconducibile da un lato al numero consistente di pensionamenti senza
adeguato ricambio, dall’altro alla complessità e alla lunghezza delle modalità di accesso alla professione,
che prevedono un corso di formazione su base triennale;
Ricordato che:
– l’art.32 della Costituzione riconosce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività;
– che in coerenza con i principi e i valori della Costituzione e dello Statuto regionale, il servizio sanitario
regionale, di cui alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale)
ispira la propria azione al “rispetto del criterio di attenzione alle zone disagiate, montane, insulari e di
confine, alla loro identità territoriale, alle esperienze ospedaliere maturate” (art.3, comma 1, lettera c bis);
Considerato che:
– la crisi epidemiologica da Covid19 ha acuito le disparità tra i cittadini e tra diversi territori e per questo
occorre individuare politiche e azioni pubbliche efficaci, anche in ambito socio-sanitario, per garantire
condizioni di partenza simili per tutti i cittadini, tenendo conto delle diverse caratteristiche dei luoghi in
cui essi vivono e lavorano;
– alla luce delle difficoltà riscontrate è necessario rafforzare e velocizzare il percorso volto ad
accompagnare anche in Toscana l’ingresso nella professione di nuovi medici che vadano a sostituire i
MMMG che hanno cessato o si apprestano a cessare la loro attività, al fine di garantire il fondamentale
diritto alla salute di ogni cittadino attraverso una organizzazione dei servizi territoriali omogenei sui
diversi territori della Toscana, con particolare riferimento alle aree interne, insulari, rurali e montane;
Ritenuto che:
– risulta necessario rafforzare le attività specialistiche ambulatoriali erogate nelle zone disagiate della
Regione, in particolare quelle rurali e montane, tenendo conto che le competenze dirette sulla materia
rimandano a norme nazionali ed accordi sindacali tra MMG e SSN;
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA MUNICIPALE
– attivarsi nei confronti del Governo e del legislatore nazionale affinché si rendano più celeri i percorsi
di formazione specifica per i MMMG e si faciliti l’accesso all’esercizio di tale professione, al fine di
rispondere con maggiore adeguatezza ai crescenti fabbisogni riscontrati in molti territori toscani, tra cui
il Comune di Roccastrada, valutando una rimodulazione degli accessi alla facoltà di Medicina tale da
soddisfare le esigenze derivanti alle attuali carenze.
In particolare verificare l’abolizione del numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina e la
semplificazione del percorso formativo con inserimento lavorativo dal secondo anno di corso;
– ad attivarsi nei confronti della Giunta Regionale affinché, anche attraverso la Conferenza delle
Regioni, Governo e il Parlamento valutino tutte le azioni atte a sopperire alla contingente carenza di
medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
In particolare a verificare da parte della Regione Toscana:
a) la possibilità di introdurre forme di incentivazione, revisionando il sistema incentivante
d’intesa con le Aziende Usl e le rappresentanze dei medici di medicina generale, per la copertura degli
ambulatori ubicati nelle aree disagiate;
b) di valutare la conversione del servizio di continuità assistenziale, presenti nelle sedi in
carenza assistenziale o in sedi limitrofe, in attività diurne a supporto dell’attività dei medici di medicina
generale;
c) per favorire, in mancanza di titolari, l’assegnazione di incarichi provvisori;
d) a verificare l’assegnazione di ulteriori compiti aggiuntivi ai cd. medici UCA, ai quali,oltre ai
compiti legati alla gestione dei focolai epidemici, possa essere affidata anche la gestione dell’assistenza
primaria di prossimità nelle località in cui si verifica una situazione di carenza assistenziale;
e) a revisionare il sistema degli ambiti zonali per permettere un più facile
alternanza da e per le zone disagiate;
f) a prevedere un sistema ad hoc per le Rsa presenti in zone disagiate;
g) a promuovere nelle aree interne, per le caratteristiche geografiche e morfologiche del territorio,
il rafforzamento dello studio del medico di medicina generale, attraverso strumenti di prima diagnostica,
rete e telemedicina nonché mediante l’integrazione con figure professionali dipendenti dall’azienda
sanitaria, al fine di garantire un’assistenza di prossimità adeguata e non accrescere le diseguaglianze
territoriali;
– di inviare la presente mozione al Governo, al Parlamento, alla Regione Toscana, all’ Anci e all’Upi.
I CAPIGRUPPO CONSILIARI
Ulderico BROGI
Mario GAMBASSI
Leandro STACCHINI