ORBETELLO – Il Governo ha risposto all’interrogazione di Marco Simiani, deputato Pd, sulla bonifica dell’area ex Sitoco.
All’interno del Sin di Orbetello, scrive Simiani nella sua interrogazione, «sono presenti i ruderi della ex Sitoco, fabbrica di concimi chimici costruita nel 1908 e chiusa definitivamente nel 1991. Nonostante siamo passati decenni dalla dismissione industriale emergono ancora criticità legate all’inquinamento dell’area con contaminazione dei suoli e dei sedimenti lagunari, con presenza di metalli pesanti e ceneri di pirite».
«Negli anni sono stati siglati alcuni accordi con il Ministero dell’ambiente per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area «così da restituire alla laguna sei ettari ora occupati da scarti della passata produzione industriale».
«L’accordo di programma siglato da Regione e Sogesid prevede la conclusione delle operazioni di bonifica entro il 2025 e l’affidamento dei lavori entro il 31 dicembre 2022. L’accordo dovrà essere finanziato con apposite risorse del fondo solidarietà e coesione» si legge ancora nel testo di Simiani a cui il Governo ha risposto per voce della viceministra del Mase (il ministero all’ambiente) Vannia Gava.
«Allo stato non è ancora nota la programmazione delle risorse del fondo di sviluppo e coesione per il ciclo 2021-2027. Il ministero si impegna nell’ambito di questa programmazione a porre in essere ogni utile iniziativa per assicurare la copertura finanziaria delle attività programmate nell’accordo di programma sottoscritto in data 29 maggio 2018 per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale” del Sin di Orbetello» afferma rispondendo in commissione Ambiente al Senato all’interrogazione del Pd sul Sin di Orbetello.
Gava ha poi ricordato «che il valore economico dell’accordo ammonta complessivamente a oltre 30 milioni di euro a valere sulle risorse del piano di sviuppo e coesione di questo ministero, gli Fsc 2014-2020. A seguito di significativi ritardi nell’attuazione interventi previsti – tuttavia – si è reso necessario procedere a una rimodulazione degli stessi per l’impossibilità di rispettare il termine previsto da normativa che disciplina impiego del Fondo sviluppo e coesione nel ciclo 2014-2020-per il conseguimento delle obbligazioni giuridicamente vincolanti fissato al 31 dicembre 2022».