FOLLONICA – «Orgoglioso e contento, una vittoria che ha un sapore particolare per me. Miglior carro per l’ottava volta e migliore mascherata. Non ho parole se non per dire grazie al mio gruppo». A dichiararlo è il presidente del rione 167 Ovest Campi alti al mare, Genesio Sassara, dopo che il suo rione ha conquistato il trofeo più ambito per l’ottava volta di fila grazie all’imponente carro di Ares, il dio della guerra.
«Ritornare a fare Carnevale dopo due anni di stop e avere questi risultati è per me un cosa eccezionale, non solo, riuscire a sollevare le coppe per me vuol dire tanto e l’ho fatto con tutta la forza che avevo in quel momento. La vittoria non è mia, è di tutti quelli che hanno lavorato da mesi a questo progetto, dal bozzettista ai carristi, dal gruppo sartoria alle ragazze ballerine sul carro, dalle donne della sfilata a chi ha creato le coreografie, da chi ha lavorato da lontano alle bambine e alle ragazzine cresciute con noi, a chi c’è sempre stato e chi per la prima volta è entrato a far parte del nostro gruppo».
«La vittoria si divide tra tutti, dal più grande al più piccolo, perché si lavora sempre insieme per raggiungere uno scopo o una meta. E questo era quello che ci eravamo prefissati: migliorare sempre, competere con noi stessi per fare sempre cose nuove e innovative, e soprattutto raggiungere un traguardo con la mascherata, dopo aver perso il primo posto per un soffio nel 2020».
«Il carnevale ormai è diventato uno spettacolo, un teatro all’aperto e noi tutti abbiamo una responsabilità nei confronti del pubblico che ci viene a vedere. Ecco perché questo anno la vittoria è un risultato che ci appaga, tutto è stato studiato nei minimi dettagli e particolari e credo che questo è stato apprezzato dalla giuria e dal pubblico. Fare un elenco delle persone del mio gruppo sarebbe lungo e ho paura di dimenticare qualcuno ma loro sanno che ognuno di loro sono importanti e fondamentali. Sono la mia seconda famiglia, quelli che ci sono sempre stati anche nei miei momenti di estrema difficoltà fisica, che non mi hanno mai lasciato solo, che mi hanno sempre aiutato e io ho fatto di tutto per essere al loro fianco fino all’ultimo momento, mettendo a riposo nel capannone il nostro guerriero.
«Un ringraziamento particolare però lo devo fare al mio amico fraterno braccio destro vicepresidente Vincenzo Cantarella che mi aiuta, ci confrontiamo, collaboriamo insieme tenendo sempre unito il gruppo, che è la cosa fondamentale per lavorare bene. Abbiamo un difetto, se tale si può definire, siamo troppo perfezionisti e ci piace fare le cose a modo e per bene, e quindi si può perdere un po’ di tempo in più, ma arriviamo all’ultima serata prima della sfilata soddisfatti del lavoro fatto e ogni carro è la nuova creatura da amare».
«Per il prossimo anno non so quale sarà il nuovo progetto, sono sicuro che già c’è qualche idea nella testa di Davide, ora riposiamo e poi si ritorna a lavoro, perché senza Carnevale, senza le serate al capannone noi non riusciamo a stare».