FOLLONICA – “Mentre il Governatore Giani fa una comparsata improvvisa, quanto fugace, all’ospedale Sant’Andrea, a poco più di dieci chilometri di distanza, nella seconda città per numero di abitanti della provincia di Grosseto, la radiologia rischia di chiudere definitivamente”.
Sandro Marrini, consigliere comunale del gruppo misto a Follonica, commenta con amarezza la situazione di un servizio sanitario fondamentale per i residenti e i turisti della Città del Golfo.
“Dopo la riunione della Commissione Sanità dello scorso 13 gennaio con i vertici della Asl e l’assessore regionale Bezzini, purtroppo la parabola discendente di questo comparto non è stata invertita – sottolinea Marrini -. La radiologia avrebbe dovuto essere implementata con la convenzione stipulata con uno studio medico privato, ma adesso è praticamente inattiva, dato che vi si svolgono esclusivamente le mammografie. Nonostante questo accordo, importante, ma non sufficiente a soddisfare le richieste degli utenti, i cittadini follonichesi sono costretti a recarsi, nella migliore delle ipotesi, all’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima, se non addirittura all’ospedale Misericordia di Grosseto, a circa cinquanta chilometri di distanza, per una semplice ecografia o per una radiografia. E’ inammissibile che persone sofferenti per una contusione o, anche peggio, per una frattura, debbano sobbarcarsi un viaggio così lungo, senza contare i tempi di attesa a cui rischiano di essere sottoposti al loro arrivo al Pronto soccorso del principale nosocomio della provincia”.
“E, come dice il proverbio, se Atene piange, Sparta non ride: anche la Radiologia di Massa Marittima versa in condizioni pietose ed è ridotta ai minimi termini, con prestazioni simili a quelle offerte da un pronto soccorso – continua Marrini -. Insomma, la situazione è sempre più critica. E’ inutile che Giani sbandieri ai quattro venti l’assunzione di nuovi infermieri, quando poi l’ospedale di Massa Marittima, punto di riferimento del comprensorio delle Colline Metallifere e anche di Follonica, viene smantellato ogni mese di più e perde prestazioni sanitarie essenziali. Gli utenti sono esasperati, scoraggiati, non hanno più fiducia in una sanità che delude ogni giorno che passa, sempre di più, le loro aspettative e le loro esigenze”.
“A questo punto, lancio l’ennesimo appello al sindaco Benini, ai vertici della Asl e alla Regione, di cui Follonica può vantare un rappresentante con Donatella Spadi, componente anche della Commissione sanità e nostra concittadina – termina Marrini -. Siamo stanchi delle solite promesse da campagna elettorale permanente, di annunci spot solamente per buttare fumo negli occhi dei cittadini e per calmare temporaneamente le acque del mare della sanità, costantemente agitato. I follonichesi, ma anche le decine di migliaia di turisti che affollano le nostre coste in estate, necessitano di risposte certe e di fatti concreti. Siamo nel 2023 e ognuno di noi ha il diritto di usufruire di prestazioni sanitarie moderne, rapide ed efficaci”.