GROSSETO – Hanno celebrato sul palco dell’auditorium di via Bulgaria la conclusione della loro partecipazione al ciclo 2022/2023 del progetto di logopedia e musicoterapia contro la balbuzie, finanziato da Fondazione Grosseto Cultura e realizzato tramite l’Istituto musicale comunale “Palmiero Giannetti” insieme con l’Unità funzionale Salute mentale infanzia e adolescenza (UfSmia) dell’area grossetana dell’azienda Usl Toscana Sudest, diretta dal dottor Mauro Camuffo.
Un progetto arrivato al decimo anno di attività, condotto dalla musicoterapeuta Marta Guidoni e dalla logopedista Sara Caesi, che nell’ultima edizione – dal novembre scorso a oggi – ha visto protagonisti cinque tra bambini e ragazzi di età compresa fra 7 e 15 anni. E tutti insieme, con le terapiste e le loro famiglie, hanno “festeggiato” la fine di un’attività che ha permesso loro di fruire di una terapia all’avanguardia e soprattutto di vivere una condivisione preziosa: sono Mirco (15 anni), Giorgia (12 anni), Vanessa (13 anni), Samuele (10 anni) e Filippo (8 anni). Qualcuno ha letto una lettera per raccontare la propria esperienza di vita, qualcun altro si è cimentato come voce di uno spot, e c’è stato anche – il più giovane della “compagnia” – chi si è esibito in una coinvolgente performance di canto e ballo. Una festa per celebrare un gruppo che certamente resterà unito.
«Abbiamo sempre creduto in questo progetto – dichiara il dottor Mauro Camuffo – che va avanti dal 2013 e non si è fermato neppure durante la pandemia. Con l’esperienza e l’abilità della logopedista Sara Caesi, operatrice della riabilitazione Uf Smia, e di Marta Guidoni, musicista e responsabile del servizio di Musicoterapia all’Istituto musicale “Giannetti”, abbiamo unito due discipline in un’azione integrata che si è dimostrata efficace per migliorare una condizione clinica molto difficile da affrontare come la balbuzie, che ha una componente genetica e una lunga progressione, tanto da essere destinata a rimanere anche in età adulta. I risultati sono molto incoraggianti: negli ultimi anni abbiamo sempre riscontrato una generale soddisfazione da parte dei genitori e un esito positivo almeno nel 50-60% dei casi. Certamente è un’esperienza destinata a proseguire».
«Gli aspetti innovativi di questo progetto sono davvero tanti – dichiara Marta Guidoni, musicista e responsabile del servizio di Musicoterapia all’Istituto musicale comunale “Giannetti” –, a partire dall’intuizione comune di mettere insieme due discipline come la logopedia e la musicoterapia per trattare la balbuzie. Sono importanti anche la condivisione in gruppo delle proprie esperienze, la formazione di gruppi omogenei per età, il lavoro comune dai primi anni di scuola fino all’adolescenza. La finalità è fornire strategie e tecniche da utilizzare nei casi di blocco della fluenza e insegnare a gestire le emozioni. E il senso di questo evento finale è quello di condividere ciò che abbiamo fatto e far capire ai familiari cosa si può realmente fare. Al termine di questo ciclo 2022/2023 ringraziamo nuovamente Fondazione Grosseto Cultura e il direttore artistico dell’Istituto musicale comunale “Giannetti”, Antonio Di Cristofano, per aver sempre creduto nel progetto e per finanziarlo, tanto da renderlo completamente gratuito per i ragazzi e le loro famiglie».
«La collaborazione con l’Asl è preziosa per il nostro istituto – dichiara Antonio Di Cristofano, direttore dell’Istituto musicale comunale “Palmiero Giannetti” di Fondazione Grosseto Cultura – perché ci permette di agire non solo con le tradizionali attività musicali ma anche di impegnarci in attività sociali per la nostra comunità, grazie in questo caso alla particolarità di poter contare nel corpo docente su una professionista come Marta Guidoni, esperta di musicoterapia oltre che insegnante di pianoforte. È una missione che abbiamo sempre voluto perseguire e continueremo a farlo, sostenendo un progetto davvero unico nel panorama locale e non solo».