GROSSETO – Fratelli d’Italia, a firma del capogruppo Andrea Guidoni, ha presentato, nell’ultimo consiglio comunale di Grosseto, un Ordine del giorno sulle predazioni da parte di lupi e ibridi che è stato votato all’unanimità da parte di tutti i gruppi politici presenti con il quale si impegna il sindaco e la giunta comunale a trasmettere l’istanza alla Regione toscana, al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed al Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste affinché, per quanto di rispettiva competenza, si trovi una soluzione alla tematica.
“L’aspetto delle predazioni da parte di lupi e/o ibridi è da sempre molto sentito sia in Toscana, che in provincia di Grosseto rappresentando una minaccia per la stessa sopravvivenza di forme di pastorizia e allevamento tradizionale, tanto da aver causato per un numero ragguardevole di aziende gravi danni o la definitiva chiusura dell’attività zootecnica”, affermano il capogruppo Guidoni e i consiglieri comunali di FDI, Simonetta Baccetti, Paolo Serra, Francesca Pepi, Annalisa Manzo, Luca Vitale e Lorenzo Lauretano.
“Purtroppo, – spiega il capogruppo nonché veterinario Andrea Guidoni – lupi e/o ibridi sempre più vengono avvistati in branchi, anche di circa sei-otto soggetti, e tali avvistamenti avvengono anche in zone di pianura lontano da aree boscate e vicine a centri abitati. Fenomeno, quest’ultimo che oramai si osserva in molte realtà urbane e periurbane per la perdita della naturale elusività di alcuni soggetti e per la ricerca di prede di maggiore accessibilità, compresi animali domestici d’affezione. Una gran parte dei predatori, secondo l’ISPRA almeno il 30% già negli anni 2012-2014, sono rappresentati da re-incroci più antichi della quinta sesta generazione quindi soggetti che non godono di nessuna protezione normativa ma addirittura rappresentano un elevato rischio per la purezza genetica del lupo: lo stesso Ispra in occasione di predatori vaganti in area urbana, al fine di garantire il rispetto delle caratteristiche etologiche degli animali (selvaticità) e per la potenziale pericolosità degli ibridi confidenti ne ha autorizzato eventuale soppressione eutanasica”.
“Le organizzazioni di rappresentanza del settore agricolo zootecnico – commentano i consiglieri comunali -, hanno richiamato a più riprese l’attenzione delle istituzioni e del dibattito pubblico sul tema delle predazioni, in quanto le attività stesse costituiscono un importante volano economico del nostro territorio. Inoltre, tali attività economiche, che sono alla base delle nostre tipicità alimentari, vanno assolutamente difese e supportate, rappresentando posti di lavoro, e tradizione ed amore per la propria terra e per le proprie origini per chi vi lavora”.
“In Italia il lupo è stato oggetto di 18 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea – prosegue il gruppo consiliare di FDI Grosseto -. Alcuni progetti hanno introdotto nelle comuni pratiche di gestione la collaborazione con gli allevatori di bestiame domestico, l’adozione di misure di prevenzione quali reti elettrificate e altri tipi di recinti e cani da guardiania selezionati. Sistemi di prevenzione comunque di soluzione parziale e non applicabile a tutte le forme di zootecnia e in tutti gli ambienti. Il costo economico e ambientale della organizzazione di forme di allevamento sottoposta a misure di protezione fisica appare incidere sul futuro stesso delle tradizionali forme di pastorizia con una potenziale caduta a catena sulla tutela del territorio svolta dalla agricoltura e zootecnia che mantiene intatto e curato un contesto che va considerato patrimonio morale collettivo e presidio di sicurezza idrogeologica”.
“Pertanto si rende necessario istituire un comitato che raccordi gli enti territoriali interessati dai fenomeni citati, sul modello di quelli già realizzati in altre nazioni europee, finalizzato all’adozione di un urgente piano di intervento a sostegno del comparto in cui inserire tra le iniziative da adottare, quando anche una sola azione preventiva, tra quelle normate, pur intrapresa non abbia determinato soluzione al problema predatorio in una determinata area, l’abbattimento dei predatori responsabili, prevedendo inoltre operazioni di cattura, come già fatto in alcuni progetti Life, con lo scopo di determinare se i soggetti siano ibridi oltre la quarta generazione ed in tal caso provvedere alla loro soppressione eutanasica”, termina il gruppo consiliare Fratelli d’Italia Grosseto.