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GROSSETO – Sembra ieri, quando ci siamo svegliati con una notizia terribile: è scoppiata la guerra in Ucraina. Oggi, 24 febbraio, è infatti il giorno del triste anniversario del conflitto.
Proprio un anno fa iniziò quella che doveva essere una guerra lampo, con un attacco su tre fronti, da parte delle truppe russe, per arrivare a prendere i palazzi del potere di Kiev, dove insediare un governo fantoccio guidato da Mosca. Ma le cose sono andate diversamente, la resistenza ucraina è stata molto più forte rispetto alle previsioni di Putin e anche il sostegno dei Paesi europei e degli Stati Uniti ha contribuito a un prolungamento del conflitto, di cui ancora oggi è difficile prevedere la parola fine, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite di mediare per raggiungere un trattato di pace.
Sono passate 365 giorni in cui sono morte oltre 8mila civili e 14mila sono rimasti feriti; gli sfollati sono almeno 14 milioni e si contano 8 milioni di profughi che hanno lasciato il proprio paese (fonte: Onu). Un bilancio umano e umanitario difficile da comprendere dopo oltre 70 anni di pace in Europa.
I numeri della provincia di Grosseto
Anche la Maremma è stata protagonista nell’accoglienza dei tanti profughi arrivati dalle zone di guerra in Italia. Attualmente in provincia di Grosseto abitano 1.541 cittadini ucraini, di cui 91 sono ospiti del Centro Accoglienza della Prefettura.
Di loro 587 sono minori (di cui 35 ospiti del Cas); 192 tra 0 e 6 anni, 208 tra i 7 e 12 anni e 187 tra i 13 e 18 anni.
I profughi in Toscana
Sono ancora circa 9mila le persone fuggite che vivono in Toscana e a un anno di distanza la Protezione civile regionale stila un bilancio delle attività organizzate per assicurare accoglienza, soccorso e assistenza alla popolazione in fuga dalla guerra.
Nella prima fase (marzo-maggio 2022) l’attività si è concentrata su allestimento e gestione del Punto Accoglienza creato a Firenze presso Mercafir (dove i 1.528 cittadini ucraini transitati dal 13 marzo al 31 maggio hanno potuto registrarsi, avere indicazioni per gli adempimenti amministrativi e ricevere una prima assistenza), sull’organizzazione di una rete di strutture alberghiere di prima accoglienza (33 alberghi dislocati nelle province di Firenze, Pisa, Grosseto, Pistoia, Prato, Arezzo che, nel momento della massima occupazione, hanno alloggiato 835 persone) che si è aggiunta alle strutture Cas delle Prefetture, e sullo svolgimento di attività di supporto ai cittadini ucraini per consentire loro di usufruire di prestazioni socio-sanitarie.
Nella seconda fase (a partire da giugno 2022), terminati gli arrivi dall’estero, l’attività si è concentrata nel supporto al progetto di ‘Accoglienza Diffusa’ gestito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. I cittadini ucraini in uscita dalle strutture alberghiere (l’ultima è stata chiusa a novembre 2022) hanno trovato sistemazione o nei Cas o in alloggi (di diverso tipo: strutture, appartamenti, famiglie) messi a disposizione nella rete delle associazioni che hanno aderito al progetto. Attualmente quelli accolti in tale rete sono 145.