SCARLINO – «Basta con i rimbalzi di responsabilità. La Regione intervenga con le autorizzazioni agli scarichi di gessi della Venator di Scarlino». A dirlo è Carlo Banti, segretario provinciale Ugl chimici, in una nota.
«Le istituzioni locali – afferma ,- e soprattutto la Regione, non hanno fatto niente per la risoluzione del problema. Basta soprattutto con i “blocchi” degli scarichi e delle fermate più o meno importanti dello stabilimento. A nostro avviso, proprio la Regione è la causa primaria della questione, infatti già sapeva fin dal luglio 2022 che se entro settembre non fosse stata trovata una soluzione per il conferimento dei gessi, la società avrebbe fermato la produzione (così e stato) e susseguentemente chiuso lo stabilimento».
«Settembre è passato e proprio la Regione ha già scartato l’ipotesi dei gessi come prodotto di riutilizzo per i ripristini ambientali, ma solo come rifiuto da porre in discarica. Adesso la cava c’è, naturalmente occorrono tempi tecnici per adattarla a discarica. Gli spazi e le autorizzazioni per gli scarichi ”provvisori” a terra ci sono da parte del comune di Scarlino in area di proprietà del Comune stesso».
«Adesso occorre solo stabilire l’assoggettabilità alla Via, ed in Regione sanno che tale valutazione non servirà, altrimenti occorrerebbero altri sei mesi per le procedure di legge. Quindi serve subito l’ok per scaricare e tutto è risolto. Gli assessori Monni e Marras hanno in mano anche il secondo progetto presentato dall’azienda dopo che già il primo, relativo all’area “Disposal”, sembra da loro già bocciato».
«La società ha dichiarato che se entro fine marzo, la Regione non darà risposte positive, l’azienda sarà costretta a fermare totalmente la produzione e chiudere lo stabilimento con conseguenze drammatiche per i lavoratori e per tutto l’indotto. Non c’è da perdere neanche un minuto in più, in caso contrario la Regione avrà responsabilità pesantissime, necessitano soluzioni definitive».