GROSSETO – Arriva a 50 il totale delle strutture che fanno parte a vario titolo della rete museale provinciale dei Musei di Maremma, grazie alla nuova adesione di Scansano e Magliano in Toscana.
L’ultima assemblea del sistema, che si è tenuta nei giorni scorsi, ha approvato la richiesta di adesione del Museo archeologico e Museo della vite e del vino di Scansano e quella del Centro di documentazione archeologica di Magliano. Inoltre il Polo culturale Pietro Aldi di Saturnia di Banca Tema, diventato museo di rilevanza regionale e già parte della rete, rafforza la sua presenza con un ruolo ancora più attivo.
«È molto importante il fatto che due comuni hanno voluto rientrare nel sistema con le loro realtà museali – commenta Irene Lauretti presidente Musei di Maremma -. Per noi è il miglior riconoscimento per un progetto che punta alla valorizzazione di tutti i musei del territorio. Ricercare la partecipazione, la condivisione di strumenti e progetti comuni, è la strada maestra per rafforzare l’offerta culturale, artistica e archeologica di un’area come la Maremma in grado di esprimere enormi potenzialità e sviluppare un circuito culturale e turistico virtuoso».
«C’è grossa soddisfazione – dichiara Roberta Pieraccioli, direttrice dei Musei di Maremma – perché molte realtà, anche private, vedono nella nostra rete l’importanza e l’efficacia di stare insieme. Ricordo che i Musei di Maremma sono nati nel 2004 ed andati avanti per 19 anni senza mai una interruzione anche nei momenti più difficili quando si pensava alla chiusura dopo il ridimensionamento delle Province nel 2014. In realtà il sistema negli anni si è consolidato e attualmente è l’unica rete culturale, insieme a quella delle biblioteche, che copre tutto il territorio provinciale comprendendo la Maremma e l’Amiata».