FOLLONICA – «Sul piano delle alienazioni immobiliari la Giunta di Follonica si dimostra, come sempre, dilettantesca. Mesi fa, dopo aver verificato come molte delle aree poste in vendita dal Comune di Follonica fossero occupate abusivamente, ho presentato una interrogazione per avere chiarimenti in materia. Ebbene la risposta arrivata dal sindaco Benini è sconfortante».
È quanto afferma il consigliere di minoranza Danilo Baietti, che torna a sottoporre al sindaco un’interrogazione riguardante terreni in vendita che sarebbero però occupati abusivamente.
«Nella mia interrogazione infatti, non solo chiedevo se fossero state contestate le occupazioni abusive agli occupanti, ma richiedevo, soprattutto, se l’Amministrazione avesse posto in essere azioni o atti che interrompessero i termini dell’usucapione. Con la risposta a firma Benini scopriamo dunque che, nonostante da anni venisse segnalato dagli uffici l’occupazione di questi terreni, solo oggi si è dato avvio all’iter di verifica».
«L’apice della superficialità si raggiunge quando il sindaco risponde al quesito sugli atti interruttivi dell’usucapione: ebbene l’amministrazione non ha idea se tali atti siano mai stati posti in essere, tant’è che sta controllando negli archivi comunali, però l’elemento raggelante sta in due semplici parole: “laddove applicabili”. In quel “laddove applicabili” corre tutta l’incapacità gestionale del centrosinistra follonichese, poiché viene messo nero su bianco come probabilmente in alcune realtà oramai non vi sia più la possibilità di impedire agli occupanti di iniziare un iter giudiziale per usucapire, e quindi prenderne la proprietà, quei terreni che da più di vent’anni hanno occupato senza che la giunta muovesse in dito».
«Per queste motivazioni ho protocollato una nuova interrogazione al sindaco Benini – conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia – per sapere quanto concretamente il Comune rischi di perdere la proprietà dei terreni attualmente occupati. L’amministrazione ora batta un colpo, e cominci il più velocemente possibile, a liberare le aree occupate. Anche perché essendo aree formalmente messe in vendita, come potrebbero mai essere vendute se i principali interessati alla loro acquisizione già ne usufruiscono senza spendere un euro?».