GROSSETO – Domenica 26 febbraio si vota per le primarie “aperte” del Partito democratico. Iscritti, simpatizzanti, persone vicine al centrosinistra potranno votare. Chi parteciperà potrà scegliere tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein.
Marco Giuliani, storico militante di sinistra di Grosseto, lancia il suo appello per Schlein.
«Ci sono molte ragioni che mi porterebbero a non partecipare domenica prossima alle primarie aperte del PD, un partito di cui non ho condiviso la nascita e tanto meno le linee politiche attuate in questi 16 anni, a cui non sono mai stato iscritto e che non ho mai votato».
«Un partito, il PD, che è e rimane, dal mio punto di vista, ” il problema” della sinistra e dello schieramento progressista italiano, avendo con la sua nascita impedito il costituirsi – così come è in tutta Europa- di un moderno partito della sinistra italiana, ancorato a forti valori, a scelte di rappresentanza sociali chiare, con un ambizioso programma di governo che non rinuncia alla trasformazione della società italiana».
«Un partito, il PD, che con la sua vocazione maggioritaria e la sua presunzione di forza indispensabile al governo del paese, ha finito per diventare un partito “governista”, più montiano di Monti, più draghiano di Draghi, e peraltro più atlantista di Biden»
«Un partito contenitore dove per rappresentare tutti si è finito per non rappresentare nessuno. Dove tante anime hanno ucciso l’anima. Dove la sinistra si è diluita sino a scomparire e lo stesso pensiero cristiano sociale, e le altre culture costituenti, non hanno potuto fino in fondo dare il meglio di sé».
«Nonostante queste considerazioni, e con un intimo travaglio che non voglio nascondere, domenica prossima andrò a votare alle primarie del PD e darò il mio voto per Elly Schlein».
«Ritengo una cosa “assurdissima” che un partito faccia scegliere il proprio segretario a persone diverse dai propri militanti. Ma questo è nella “costituency” del PD e questo hanno deciso di fare, per cui raccolgo l’invito e mi “accosto” al PD in questa fase così delicata e importante».
«Del resto il PD è il partito più forte del campo alternativo al centrodestra e non si può creare una alternativa al centrodestra in questo paese se non facendo i conti con il PD e la sua politica».
«E’ l’ora di prendere atto che le tante sinistre a sinistra del PD nulla potranno fare, se non generosissima testimonianza sociale, al di fuori di un aggregazione che non potrà non avere nel PD uno dei motori trainanti».
«Mi “accosto” dunque al PD e sosterrò Elly Schlein perché indubbiamente le primarie di domenica 26 rappresentano una opportunità importante che non ci possiamo permettere di snobbare se davvero abbiamo a cuore le sorti della sinistra di questo paese e davvero vogliamo rilanciare il campo alternativo al centrodestra. Non avremo tante altre opportunità. E non è l’ora quindi di stare a nascondersi dietro mille distinguo».
«So bene che tanti dell’area politica di sinistra critica alla quale appartengo hanno già fatto la mia medesima scelta e invito caldamente tutti gli altri a darci man forza in questo momento. Del resto l’alternativa e che tutto continui allo stesso modo, regalando alla Meloni altri 10 anni di governo».
«Se Elly dovesse vincere invece saremo in prima fila a sostenerla affinché imprima da subito la necessaria accelerazione alle politiche di opposizione e a chiedere che finalmente il PD avvii davvero quella fase costituente che Letta aveva promesso e che invece è stata sin qui sostituita da un mero posizionamento di dirigenti e da una conta interna, e ci staremo a quel punto dentro ognuno con la propria storia e le proprie posizioni contribuendo tutti a costruire non solo una nuova e moderna forza politica della sinistra italiana ma anche la necessaria alternativa, politica ma ancor prima culturale, al centrodestra dominante».