FOLLONICA – «Ho una casa comunale a Follonica da otto anni. All’assegnazione avevo solo un bimbo, adesso ne ho tre di undici, cinque e un anno, due maschi e una femmina, quindi siamo cinque in 49 metri quadri» una nostra lettrice racconta la sua vicenda.
«Qui difficilmente avvengono i cambi e io oltretutto sono posizionata tredicesima. Ho i primi due bimbi che la sera non possono tirare i letti finché non finiamo di mangiare perché hanno i letti nell’unica stanza dove mangiamo, giochiamo e dove i ragazzi fanno i compiti».
«Ho il foglio dell’Als che mette per iscritto che non è una casa adatta a noi. Il sindaco è venuto a vedere la situazione diventata ingestibile è non ci ha fatto sapere più nulla dicendo che poi doveva sentire il comune» prosegue.
«Il Comune continua a dire che case non ne ha… Quando le ha avute, comunque, non ero tra i cambi, passando la palla all’edilizia provinciale, ma loro dicono che tutto dipende dal Comune. Insomma sto girando a vuoto».
«Il bambino più piccolo per ora sta nella culla accanto al mio letto, ma tra poco non saprò dove mettere il suo lettino. Non ha mai potuto usare né lui né gli altri un girello, un box, avendo già il letto nell’unica stanza dove si pranza e si cena».
«Il bimbo grande per stare un po’ in pace si chiuse in bagno sedendosi sulla tavoletta oppure sul bordo della vasca. Non ha mai potuto invitare un amichetto per fare compiti insieme perché poi è complicato stare con gli altri due fratelli nell’unica stanza o comunque tenere i due più piccoli chiusi con me in camera» conclude.