GROSSETO – Avrà sede al Museo di storia naturale della Maremma l’Associazione nazionale Citizen Science Italia, che si è costituita ufficialmente oggi – venerdì 17 febbraio – all’Orto botanico di Roma. E il direttore del museo, Andrea Sforzi, è il presidente del direttivo.
È il coronamento naturale di un percorso che da tempo vede il museo di Fondazione Grosseto Cultura come assoluto punto di riferimento della comunità scientifica nazionale (e anche internazionale) in materia di Citizen science, la scienza partecipata, una realtà in piena crescita che viene definita come “il coinvolgimento di volontari e scienziati in attività di ricerca collaborativa, per generare nuova conoscenza basata su evidenze scientifiche. Un processo virtuoso che garantisce preziose fonti di informazione e può generare società informate e consapevoli. Incoraggiando il coinvolgimento attivo dei cittadini, la Citizen Science rappresenta uno strumento innovativo di ricerca, inclusione sociale, sviluppo sostenibile».
Citizen Science Italia Ets è il frutto di una rete nazionale di iniziative, esperti, università, centri di ricerca, musei scientifici, associazioni ed enti pubblici italiani. Oltre al presidente Andrea Sforzi, del direttivo fanno parte la vicepresidente Gaia Agnello (direttrice del Sicily Environment Fund e consulente di Arpa Sicilia), la segretaria Chiara Vitillo (dottoranda dell’Università di Siena), Alessandro Campanaro (ricercatore al Crea, il Centro di ricerca difesa e certificazione di Firenze), Stefano Martellos (professore associato all’Università di Trieste), Bruna Gumiero (professoressa a contratto all’Università di Bologna), Cristina Castracani (tecnico all’Università di Parma), Caterina Bergami (ricercatrice al Cnr-Ismar, Istituto di scienze marine di Milano), Alessandro Oggioni (ricercatore al Cnr-Irea, Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente di Milano) e Domenico D’Alelio (ricercatore alla Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli). Il direttivo si adopererà «per costruire strumenti e soluzioni inclusivi e di collaborazione, in un’ottica di open science, in stretto contatto con altre esperienze internazionali in questo settore in grande espansione».
«Questo prestigioso riconoscimento all’attività del direttore Andrea Sforzi e del Museo di storia naturale della Maremma – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Grosseto, Luca Agresti – è grande motivo di orgoglio per tutta la comunità e conferma l’altissimo livello della nostra proposta culturale e delle competenze dei professionisti che se ne occupano. Essere il punto di riferimento nazionale di una rete scientifica così importante e innovativa deve indurci a moltiplicare ancor di più l’impegno nel settore della cultura, perché i risultati sono concreti e ne beneficiano tutti i comparti».
«L’alta considerazione della comunità scientifica nazionale e internazionale per il nostro Museo di storia naturale della Maremma, grazie all’operato del direttore Andrea Sforzi, non è certamente una sorpresa – dichiara il presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari – perché ne conosciamo bene l’impegno e la dedizione. Questo nuovo importante ruolo nazionale è il meritato coronamento a un’attività ormai consolidata negli anni, che ci auguriamo possa portare il Museo di storia naturale a traguardi sempre più rilevanti. Intanto, da tutti noi di Fonda11\\zione Grosseto Cultura, congratulazioni al direttore Sforzi».
A livello internazionale i primi network operativi risalgono al 2013-2014, quando sono state fondate associazioni con sede negli Stati Uniti (Csa), Europa (Ecsa) e Australia (Acsa) per promuovere lo scambio di buone pratiche e il coinvolgimento nei processi decisionali. Inoltre in molti paesi Europei si sono stabilite reti di coordinamento nazionale, aumentando il livello di operatività e visibilità dei progetti e rendendo la Citizen science una realtà sempre più importante: la sua collocazione come interfaccia tra scienza e società le conferisce valori scientifici, sociali, educativi e di indirizzo delle politiche ambientali, e la sua natura interdisciplinare si manifesta in un’ampia diversità di approcci e soluzioni. Il coinvolgimento attivo di milioni di persone in tutto il mondo contribuisce all’avanzamento della conoscenza scientifica attraverso la raccolta, l’analisi e l’interpretazione di dati in modo condiviso.
«Negli ultimi anni – ricorda Andrea Sforzi – anche in Italia sono nati numerosi progetti di Citizen science e si è sviluppato un crescente interesse per questo modo di fare scienza. Da tempo un gruppo di scienziati e sostenitori della Citizen science opera per la diffusione e lo sviluppo di progetti e iniziative di coordinamento a livello locale, nazionale ed europeo: dal 2017 sono stati organizzati due convegni nazionali e redatte le “Linee guida per lo sviluppo di una strategia nazionale di Citizen science, e il nostro Museo di storia naturale della Maremma è sempre stato in prima linea in questo ambito di attività, conquistandosi un’autorevolezza riconosciuta a livello internazionale. Da tutte queste esperienze è nata l’Associazione Citizen science Italia Ets, con due obiettivi ambiziosi: promuovere il pieno sviluppo della Citizen science in Italia, creando una comunità che attraverso lo scambio di esperienze e il lavoro in rete possa dare risposte univoche e rivolgersi anche ai decisori politici, e rappresentare la comunità italiana a livello nazionale e internazionale, facilitando la comunicazione e la disseminazione dei progetti, l’attività di networking e lo scambio di esperienze. Il nuovo ruolo che ci è appena stato riconosciuto ufficialmente a livello nazionale è certamente un ulteriore sprone, con la consapevolezza di veder riconosciuto il valore della nostra attività scientifica».