GROSSETO – “Abbiamo appena comunicato l’esonero a mister Andrea Liguori“. Chiare e dirette le parole del patron biancorosso Gianni Lamioni, nella conferenza stampa successiva al ko per 3-1 del suo Grosseto contro l’ultima in classifica Montespaccato. “Mi è pesato molto per una serie di motivi – ha continuato Lamioni – Il primo è perché lo ritengo un gentiluomo, una persona per bene, nel mondo dello sport ho trovato poche persone come lui, però come ho avuto modo di vedere la situazione era diventata insostenibile e c’era bisogno di un cambio di rotta importante”.
L’obiettivo del Grosseto calcio era e rimane la salvezza, come Lamioni non manca di ricordare: “L’obiettivo è la salvezza evitando i playout, ma quando perdi con l’ultima in classifica come abbiamo fatto noi, ovvero dopo essere stati in vantaggio e poi andar sotto 3-1 rischiando l’imbarcata, significa che il vaso si è rotto in mille pezzi e non lo ricomponi. Questa prestazione ingiudicabile fa il seguito a quella di domenica scorsa dove ci ha premiato parzialmente solo il risultato ma la prestazione era stata pessima, non come oggi che è al limite dell’incontentabile. Insomma sono due turni che il Grosseto, giocando con le ultime del girone, raccoglie solo un punto e ha fatto prestazioni bruttissime che rappresentano un campanello d’allarme da non sottovalutare per il prosieguo del campionato, perché se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo queste prestazioni non devono avvenire, altrimenti si complica tutto”.
Lamioni fa subito un nome già noto nel calcio maremmano: “Abbiamo contattato come nuovo tecnico Giancarlo Favarin che, se andrà come tutto dovrà andare, già da domani mattina sarà a Grosseto e prenderà la guida della squadra. Mi spiace la scelta che ho fatto perché nella mia idea questo doveva esser un torneo senza scosse particolari e ci consentisse di gettare subito le basi per la bella squadra che vogliamo fare l’anno prossimo e quindi era molto più semplice se questa seconda parte fosse stata poco turbolenta. Questo cambio di allenatore muta dinamiche, crea uno shock in questo momento necessario ma che non va nella prospettiva che io avevo. Adesso la situazione cambia, di tranquillo non c’è più niente, dovremo fare le altre partite col coltello fra i denti, ragionare meno per l’anno prossimo e più per questo. Ultimo elemento per cui mi è spiaciuto cambiare tecnico è che io sono sotto certi aspetti un conservatore, raramente anche nel calcio a 5 ho fatto mutamenti di natura tecnica e anche stavolta ne avrei fatto a meno, non sono un presidente comproprietario che alle prime difficoltà manda via l’allenatore, ma quanto successo oggi va oltre le peggiori aspettative e dinamiche”.